SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Compatta, perfetta e maestosa. Sono solo tre dei molti aggettivi che si possono usare per descrivere questa splendida villa veneta, costruita nei dintorni di Padova. Nata come dimora di rappresentanza per messer Molin e la sua sposa, la sua facciata domina ancora quel canale che in passato era via di comunicazione fra Padova e i Colli Euganei. A farle compagnia pensa il giardino all’italiana, minuziosamente curato in ogni suo dettaglio, una piccola oasi di pace.
Perché è speciale
Fra le mille ragioni sicuramente il poter conoscere più da vicino l'architetto Vincenzo Scamozzi erede dell'architettura rinascimentale in Veneto dopo il «fenomeno Palladio». Per farvi un’idea del suo talento, date una rapida occhiata all’esterno di villa Molin: il suo corpo centrale è un cubo perfetto. Il suo volume si espande verso l’alto, con un rialzamento collocato al centro della struttura, e in avanti, con un pronao degno di un antico tempio, ma ingentilito dalla balaustra che lo strappa alla preghiera e lo consegna a pomeriggi oziosi sorseggiando un tè o leggendo un buon libro.
Da non perdere
In ogni momento del giorno la prospettiva, i volumi e le forme perfettamente calcolati e il giardino armonioso e profumato, suonano alle orecchie dei passanti come il dolce canto delle sirene. Tuttavia, è al calar del sole che il loro fascino diventa irresistibile, con i Colli Euganei sullo sfondo. Ma questo è anche il momento in cui una battaglia silenziosa arriva al suo culmine: credetemi, sarà veramente difficile decidere se preferite i caldi e avvolgenti colori del tramonto, o quelli sapientemente distribuiti all’interno della villa, a formare nuovi sorprendenti spazi e a raccontare storie leggendarie.
Un po' di storia
Villa Molin vanta natali illustri: fu commissionata dalla famiglia Molin, una delle più in vista a Venezia. Il progettista scelto non poteva essere da meno, per questo il lavoro fu affidato a Vincenzo Scamozzi. L’edificio si inserisce quindi nel numero delle ville di campagna della nobiltà veneziana che adornano l’entroterra veneto. Per l’eleganza delle sue geometrie divenne presto famosa, tanto da essere ricordata negli scritti e nei lavori di architetti e studiosi europei già dal ‘600. Con il tempo la villa continuò ad essere abitata da famiglie importanti: i Capodilista, i Conti e i Dondi dall’Orologio, mantenendo intatta la sua aura di magnificenza.
Curiosità
Nel 1748 passò per le sale di Villa Molin anche un futuro papa: si tratta di Carlo Rezzonico, allora vescovo di Padova che salì al soglio pontificio con il nome di Clemente XIII.
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