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Dov'è
Cos'è e dov'è
Un bell’edificio si gode il panorama dalla cima del Monte Mirabello a Varese: è Villa Mirabello, un raro esempio di architettura e di dimora seicentesca attorniato dai verdissimi Giardini Estensi. Sono molti i turisti e i visitatori che la raggiungono, ansiosi di poter visitare i suoi grandi saloni ed elegantissimi spazi che custodiscono il Civico Museo Archeologico dal 1949 ed anche il Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese. Tutto questo fa di Villa Mirabello una realtà culturale importante a livello nazionale ed internazionale e un motivo di orgoglio per la città .
Perché è speciale
L'edificio è situato sul Colle Mirabello, denominato così per la suggestiva vista che offre sul Lago di Varese e sulla catena alpina. Ma non è solo l’esterno della villa a meritare attenzione: La bellezza e la preziosità delle sale, realizzate in stile inglese, è unica, arricchita ulteriormente dalle collezioni del Museo Archeologico della Città di Varese; nelle tre sezioni poste all'interno, una preistorica, una romana e una risorgimentale, sono esposti reperti ritrovati sul territorio varesino e limitrofi. Degna di nota l'area risorgimentale dove impera il famoso quadro dello sbarco dei Garibaldini a Sesto Calende.
Da non perdere
I reperti conservati nel museo risalgono a periodi storici che vanno dal Neolitico all'età del bronzo, in più, nelle sale della villa vengono ospitate mostre di rilievo nazionale ed internazionale. In particolare, nella sezione archeologica del museo è possibile ammirare reperti provenienti da scavi locali, risalendo a periodi storici che vanno dalla preistoria all'età romana. Anche il parco, però, custodisce molti tesori: 14 splendidi alberi monumentali tra cui spicca il Cedro del Libano, un gigante di 10 metri e oltre di circonferenza e più di 28 mt. di altezza.
Un po' di storia
L'edificio fu costruito dalla famiglia Durini alla fine del Seicento e successivamente riedificato nel XVIII e nel XIX secolo diventando di proprietà di Luigi Taccioli. Dell'antica costruzione rimane solo l'Oratorio della Beata Vergine Addolorata, progettato nel 1767. Nel 1839 la villa venne ulteriormente modificata con la costruzione di una scuderia, che passò successivamente ai marchesi Litta Modignani. Nel 1843 la villa fu rinnovata in stile inglese Tudor e dotata di un ampio parco che si arricchì nel tempo di piante esotiche quali il cedro del Libano, il cedro dell'Himalaya, le magnolie e il ginkgo biloba.
CuriositÃ
Tra i rari e diversi reperti, ce ne sono alcuni che provengono dai siti palafitticoli del Lago di Varese, parte di un Sito Patrimonio UNESCO, come la piroga del Lago di Monate ritrovata nel 1971 e datata tra il 60 e il 600 d.C. Ma forse il «pezzo» più sorprendente della collezione è il «bambino di Varese», una delle mummie italiane meglio conservate di un bambino di 11/12 anni vissuto tra il 1594 ed il 1646. Nella villa è presente inoltre il modellino della Torre Campanaria del Bernascone, alto 4 metri.
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