SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Un’elegante villa attribuita ad Andrea Palladio si apre nel centro di Caldogno, perfettamente restaurata in anni recenti sia al piano nobile che nell'interrato. Ci accoglie in fondo al viale d’accesso con la sua facciata candida, movimentata dalle tre grandi arcate incorniciate da un bugnato rustico. Sono proprio queste tre grandi aperture poste sul finire della scalinata di accesso che fanno presagire le meraviglie che si trovano all’interno della villa. Non possiamo fare altrimenti: oltrepassiamole ed avventuriamoci nel magico mondo che vorranno proporci.
Perché è speciale
Già dalla loggia capiamo cosa ci aspetta: un sensazionale viaggio per immagini in quella che era la vita in villa nel ‘500. La villa di Caldogno, infatti, si caratterizza per pregevoli affreschi, ricchi di immagini mitologiche e virtuosismi in trompe l’oeil, certo, ma anche di scene della vita quotidiana dei ricchi signori che qui abitavano. Ed allora ci riempiamo gli occhi con scene di banchetti, intrattenimenti, musiche e cavalcate. Gli affreschi del Salone centrale sono praticamente un libro illustrato della moda del Cinquecento: le dame con le perle e col bavaro, gli uomini con le braghesse...
Da non perdere
Nelle ville però non vivevano solo i nobili: per far sì che la vita quotidiana si svolgesse senza intoppi c’erano molti domestici e molti locali di servizio. Qui, il piano interrato mostra come Palladio avesse studiato un sistema per portare l'acqua alle cucine e farla uscire dal lato opposto: una sorta di lavastoviglie del Cinquecento, possiamo dire! E pure un sistema per raccogliere il vino che nella cantina poteva uscire dalle botti... della serie: «non si butta via niente»!
Un po' di storia
La villa venne progettata presumibilmente da Andrea Palladio, amico dei Conti Caldogno, committenti del lavoro. Sappiamo che nel 1570 la villa era terminata ed abitata, rimanendo di proprietà della stessa famiglia per oltre tre secoli. Nel 1944 venne requisita dall’esercito tedesco. Nel 1987 il Comune di Caldogno divenuto proprietario, inizia a ripristinare le meraviglie della villa. Gli ultimi importanti lavori di restauro risalgono al 2016 ed hanno restituito l’antica bellezza a tutto il complesso. Dal 1996 Villa Caldogno è Patrimonio UNESCO.
Curiosità
Dietro alle barchesse si nota una collinetta artificiale. Se state pensando alla tipica ghiacciaia, siete fuori strada. Quello che si nasconde qui sotto ha origini molto più recenti: si tratta di un bunker costruito dai militari tedeschi, attrezzato per ospitare feriti ed anche per poter effettuare delle operazioni chirurgiche urgenti. Oggi ospita la mostra permanente «Dalla Prima Guerra Mondiale al 1945» e promette un viaggio alla scoperta di un inquietante passato.
Per organizzare il viaggio
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