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Vigoleno, un tuffo nel Medioevo
Sulle pendici del Colle Santo Stefano c'è il complesso fortificato di Vigoleno, uno dei borghi medievali più affascinanti d’Italia
Dov'è
Cos'è e dov'è Vigoleno
Il borgo di Vigoleno, quasi sconosciuto fino a poco tempo fa, si trova a ridosso della via del Sale, proveniente da Salsomaggiore e lungo un ramo della via Francigena, in un bellissimo territorio collinare ricoperti di vigneti. Vi si entra passando attraverso le mura merlate del rivellino, una sorta di trappola per i nemici che, superata la prima porta, rimanevano imprigionati in uno spazio angusto, senza poter superare la seconda, quella del ponte levatoio.
Perché è speciale: l'interno del castello
Oltre la seconda porta si apre la deliziosa piazzetta dominata dal mastio, con le sue belle case di pietra grigia, la fontana cinquecentesca e i tavolini all’aperto. Saliti sul mastio ci si trova su una splendida terrazza panoramica dove la vista spazia sul paesaggio. Seguendo il camminamento di ronda si giunge alla torre sud da cui si accede al piano nobile del castello. Il castello è privato ma alcune sale sono visitabili e vale la pena di vederle, come la bella Sala rossa con un notevole soffitto a cassettoni e un grandioso camino ornato di statue e volute, e l'affascinante teatro più piccolo del mondo, con soli dodici posti a sedere.
Da non perdere: la chiesetta di San Giorgio
Tornati all'aperto è d'obbligo passare per la piccola chiesa romanica di San Giorgio, con il possente campanile e la bella abside con loggetta sorretta da telamoni. Sulla facciata un bassorilievo mostra il santo a cavallo mentre trafigge il il drago. L’interno, semplice e austero, illuminato solo attraverso le strette finestre coperte di lastre di alabastro, conserva affreschi quattrocenteschi, quello dell’abside rappresenta di nuovo San Giorgio. Potenti e barbarici i capitelli.
Curiosità: il museo degli orsanti
A Vigoleno troviamo poi un museo singolare, unico in Europa, che raccoglie i cimeli e le testimonianze della vita degli Orsanti, ambulanti che facevano i musicisti, i burattinai, spesso con animali ammaestrati, ma anche venditori di magiche pomate o sciroppi miracolosi. Ci sono grandi orsi di cartapesta, insoliti strumenti musicali, costumi, oggetti di vita quotidiana che illustrano la storia di persone reali, originarie delle valli intorno, che con i loro carri hanno percorso tutta l’Europa per guadagnarsi il pane.
Un po' di storia
Il castello risale al X secolo, ma fu ricostruito nel 1389 dalla famiglia Scotti che lo detenne fino al 1922 quando passò nelle mani della principessa Maria Ruspoli, nobildonna romana che ne fece un polo di attrazione mondana e culturale e fece costruire il teatrino. La chiesa è invece del XII secolo. Il paese dal 2002 fa parte dei Borghi più belli d’Italia.
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