SHARRYLAND
Vasto: le spiagge di Punta Aderci
Bagni e birdwatching nel tratto più pittoresco della Costa dei Trabocchi
Dov'è
Cos'è e dov'è
A margine del porto di Vasto s'allunga una serie di bellissime spiagge che rientrano nella Riserva Naturale di Punta Aderci: una decina di chilometri, sino alla foce del fiume Sinello, e 285 ettari di habitat naturale che lascia spazio a una campagna a vigne, oliveti e campi di grano. Il promontorio divide a metà il litorale: da una parte la spiaggia di Punta Penna, sabbiosa, su uno sfondo a dune, e la spiaggia di Libertini, di ciottoli; poi la spiaggetta di Punta Aderci e la lunga spiaggia di Mottagrossa.
Perché è speciale
L'area di maggiore interesse naturalistico è costituita dalla spiaggia di Punta Penna, che si stende a nord del porto di Vasto: la lunga fettuccia sabbiosa è bordata da una fascia di dune, colonizzate da una vegetazione tra la quale risalta il giglio di mare (Pancratium Maritimum), dai fiori bianchi profumati. La fauna di questo habitat è soprattutto alata e anche in questo caso una specie risalta su tutte, il variopinto gruccione (Merops Apiaster), che scava il suo nido nel profondo delle dune.
Da non perdere
La passeggiata che conduce fino al margine delle falesie di Punta Aderci regala una veduta a tutto orizzonte che copre un ampio tratto di costa adriatica spingendosi all'interno fino alla Maiella e anche oltre. Questo è anche il punto d'osservazione ideale per avvistare i delfini spesso segnalati in questo tratto di mare. Ai piedi del promontorio si trova una di quelle caratteristiche postazioni di pesca su palafitta, collegata a terra da una esile passerella, che va sotto il nome di "trabocco".
Un po' di storia
Il litorale tra Ortona e Vasto ha preso il nome di Costa dei Trabocchi per via della frequenza di questi caratteristici impianti da pesca: piattaforme su palafitte posizionate in prossimità di risalti costieri e attrezzate con una grande rete a bilancia. I trabocchi sono una inconfondibile presenza del medio-basso Adriatico, dal Conero al Gargano. Quelli che restano oggi raramente hanno mantenuto appieno la loro tradizionale funzione e spesso si sono trasformati in suggestivi luoghi della ristorazione di mare.
Curiosità
La specie simbolo della riserva è il fratino (Charadrius Alexandrinus), piccolo uccello trampoliere tipico delle coste sabbiose, che nidifica tra le dune in giugno, deponendo le uova in leggere depressioni. Avvistarlo è facile, specie quando si aggira sul bagnasciuga, affondando il becco nella sabbia alla ricerca dei piccoli molluschi che costituiscono la sua dieta. Alquanto schivo, si allontana dall'osservatore con un volo a nervose battute d'ala che, sul filo dell'acqua, lo riporta a distanza di sicurezza.
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