Dov'è
Cos'è e dov'è
A due chilometri da Orvinio si trova un luogo particolare, il santuario di Santa Maria di Vallebona. La costruzione è semplicissima: una sola navata, con un altare per lato, una facciata umile, sobria. A far capire al visitatore che quello che vede è un luogo di culto, pensa il portone d'accesso: due battenti racchiusi da una cornice di pietra sormontato da un timpano triangolare. Affascina immersa nella natura in cui si trova, ma non è da sola...
Perché è speciale
Oltre alla bellissima chiesa, molto amata dagli abitanti, si possono osservare tracce di antiche mura e vani, un perimetro di cinta quasi intero, i resti di tre torri di difesa. Una di queste, alta una ventina di metri, era forse la torretta di guardia divenuta in seguito il mastio di un castello. Cosa stiamo guardando? Quello che rimane dell'incastellamento di Vallebona, un centro abitato sorto intorno ad una fortificazione e poi abbandonato.
Da non perdere
Se l'esterno è semplice come quello di una cappella devozionale, l'interno è impreziosito da tele ed affreschi del Manenti e di altre maestranze locali.
Un po' di storia
Questo santuario venne edificato nel 1643 nel vecchio borgo di Vallebona dopo che i suoi abitanti l'avevano abbandonato trasferendosi in maggior parte ad Orvinio, allora Canemorto. Il suo aspetto umile e sobrio si deve al fatto che per la sua costruzione si è contato solo sulle donazioni popolari.
Curiosità
Un giorno un pastore stava tagliando l'erba nei pressi della vecchia Vallebona. Ad un tratto, udì un grido e guardando il suo falcetto lo vide sporco di sangue. Cercando fra le foglie vide l'immagine della Madonna, ferita ad un labbro. Riavutosi dallo stupore, prese l'immagine e la portò nella Chiesa di San Nicola ad Orvinio, ma la mattina seguente era scomparsa: era tornata a Vallebona. Allora i fedeli, capendo che la Madonna aveva ormai scelto la sua casa, raccolsero i fondi per far edificare una chiesa sui ruderi del vecchio castello.
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