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Urbino: Palazzo Ducale, la città a forma di palazzo
Le sue bellezze e i suoi segreti sotterranei
Dov'è
Cos'è e dov'è
Il centro storico di Urbino è l’unica realtà nelle Marche ad essere stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità, una meraviglia di arte e armonia, dove si diffonde l’anima di un’epoca passata, l’antico richiamo rinascimentale, il vero spirito di Urbino e degli urbinati. Ed è così che ci si perde nel fascino dei vicoli e delle scalinate che conducono alla meta tanto ambita: il Palazzo Ducale. Le sue forme regolari e perfette, figlie dell’Umanesimo che qui, ad Urbino, trovò uno dei suoi centri, sono animate da torri e torricini dall’aspetto fiabesco. Il risultato è un’armonia di volumi che lascia estasiati.
Perché è speciale
Non fortezza, ma spazio aperto, così vasto e completo da essere definito «una città in forma di palazzo», regno indiscusso dell’armonia e dell’equilibrio del primo Rinascimento. La bellezza geometrica e matematica di Palazzo Ducale incanta oggi come allora, tanto che se si leggono le parole con cui Castiglione illustrò il fascino della corte di Guidobaldo da Montefeltro ed Elisabetta Gonzaga nel suo celeberrimo Cortegiano, si ritrova quella stessa città ideale dove regnano prospettiva, armonia ed equilibrio.
Da non perdere
Ci sono degli ambienti che più di altri fanno capire perché il palazzo si può considerare una città: i sotterranei. Gli spazi sono organizzati in una serie di locali di servizio enormi e, per l’epoca, estremamente tecnologici. C’era per esempio, un complesso sistema di raccolta, filtraggio e distribuzione dell’acqua piovana, parallelamente ad un sistema di smaltimento di acque sporche e rifiuti. E in fondo, è questo il segreto delle scuderie inglobate proprio nei sotterranei. Vicino al torricino che porta al celeberrimo Studiolo del Duca c’è perfino il suo bagno, riscaldato grazie ad un sistema di intercapedini ed aria calda. Geniale!
Curiosità
Le stanze dei sotterranei sono state identificate grazie a ritrovamenti al loro interno che ne hanno fatto intuire la destinazione d’uso. Il primo ambiente che si incontra lungo il percorso, per esempio, presenta delle grandi vasche nelle quali sono state trovate fibre tessili e tracce di colori: era la lavanderia. Allo stesso modo, gli ambienti dedicati alle stalle sono riconoscibili grazie al pavimento inclinato per far convergere i liquami verso le strutture di scarico. Anche il bagno del Duca nasconde un piccolo segreto: è stato realizzato seguendo le antichissime indicazioni di Vitruvio sulla costruzione delle terme romane.
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