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Borghi della Costa degli Aranci - 1 DI 3

Tre borghi del Golfo - Montauro

È il primo di tre borghi che nell'entroterra della Costa degli Aranci formano un itinerario generoso di scorci agresti e di panorami sul mare

Natura
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Storia
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Borghi
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Dov'è

Calabria

88060 Montauro CZ, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
map

Questo è uno dei tre borghi sulla Costa degli Aranci.

Un belvedere tra mare e montagna

Montauro (m 393) è un centro agricolo che guarda per un verso al golfo di Squillace dall'alto di uno sperone roccioso e per l'altro al monte Paladino (m 630), altura boscosa che introduce al più ampio scenario delle Serre Calabresi. Il paese offre una prima evidenza della sua rilevanza trovandosi nel punto di convergenza di più strade che salgono dalla costa e lo collegano ai limitrofi centri della pedemontana.

Sotto il segno della potente Certosa di san Bruno

Il paese ha fondazione antica, probabilmente altomedievale, per mano di monaci basiliani. Furono però i Normanni dopo il Mille a imprimere una svolta alla storia della comunità ponendo l'importante monastero di San Giacomo nella giurisdizione della Certosa di San Bruno. Vari aspetti, a partire dalla collocazione dell'abitato, lasciano intendere il carattere difensivo dell'insediamento per far fronte al rischio di scorrerie di pirati durato nei secoli.

Portali e stemmi segni di un antico rango

Sull'altura di fronte all'abitato, oltre la linea degli olivi s'innalzano delle imponenti rovine, quel che resta dopo il catastrofico terremoto del 1789 della cosiddetta grangia di Sant'Anna, una struttura monasteriale fortificata destinata soprattutto alla protezione dei raccolti dai molti incerti dei secoli bui. A questa presenza il paese deve il suo notevole rango nelle gerarchie del territorio. A testimoniarlo è anche il numero inconsueto di palazzi, oltre una ventina, che con i loro appariscenti portali risaltano tra le basse case di pietra nel fitto reticolo fitto di vie lastricate del nucleo antico.

La chiesa Madre sul sito di un castello altomedievale

Il monumento che riunisce in sé tutta la storia del paese è la Chiesa Madre dedicata al patrono, il martire San Pantaleone. L'edificio sacro venne probabilmente costruito sui resti di una fortificazione antica, della quale sono facilmente riconoscibili vari elementi esteriori, il più appariscente dei quali fa da base al campanile. L'imponente facciata è aperta da un portale a grosse bugne di granito, varcato il quale si accede a un ambiente di carattere sostanzialmente barocco. All'interno, l'attenzione si focalizza sull'altare maggiore in marmi policromi, sormontato da un maestoso tabernacolo, alla maniera del celebre architetto napoletano Cosimo Fanzago (1591–1678).

Memorie e sapori di terra e di mare

Nonostante la distanza dal mare, Montauro ha goduto in passato di una certa fama come paese di «marinari e pisciari». Succedeva così che molti paesani si trovassero a percorrere ogni mattina i sette chilometri di polverose strade di campagna che lo separano dalla marina e viceversa alla sera. Una tradizione, quella della pesca, che nella seconda metà del Novecento è andata scemando, ma ancora viva nel ricordo e nelle consuetudini culinarie.

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