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Dov'è
Cos'è e dov'è
Per poter cogliere i dettagli del ricco centro storico di Todi, ancor oggi ben difeso e delimitato dalle mura monumentali in travertino con le annesse Porte medievali, sarete piacevolmente costretti a muovervi nello spazio e nel tempo al ritmo di una passeggiata. Abbarbicata sul colle a presidio della bassa pianura del Tevere, la città era infatti definita, dai viaggiatori del primo novecento, la più «ascensionale» dell’Umbria per la caratteristica cuspide del campanile del Duomo che ne costituiva l’apice architettonico.
Perché è speciale
Il centro storico di Todi è uno spazio in cui regnano la tortuosità e sinuosità delle strade, gli spazi angusti e le scalinate che collegano i dislivelli dei rioni cittadini, dando la sensazione a chi li percorra di essersi perso in un labirinto. Al posto delle siepi in bosso, però, qui troviamo le antiche mura, le case e le strade in pietra, e poi splendidi edifici di diverse epoche, tra i quali le Fontane della Rua e dello Scannabecco (XIII secolo), le Chiese di San Filippo (XVI secolo), di San Nicolò de Criptis (XI secolo) e di Santa Prassede (XIV secolo) fino al Teatro Comunale, che ci porta fino al tardo ‘800.
Da non perdere
Il cuore pulsante di Todi, è sicuramente Piazza del Popolo, incorniciata dallo splendido Duomo sul lato settentrionale e dai Palazzi comunali sui restanti lati: Palazzo del Capitano e Palazzo del Popolo che ospitano il Museo Pinacoteca Comunale, ed il Palazzo dei Priori. Al di sotto del piano di calpestio della piazza, un intricato sistema di gallerie, cisterne e pozzi di epoche diverse, comunemente definito «Todi sotterranea» si estende per circa cinque chilometri e contribuisce a conferire un carattere unico alla città.
Un po' di storia
Gli archeologi hanno riconosciuto il nucleo di un insediamento originario, databile al VIII-VI secolo a.C., abitato da un popolo di agricoltori e pastori che venne soggiogato dagli Etruschi. Nell’89 a.C. il borgo era sotto il dominio romano, che fu un periodo di espansione della città. Nel Medioevo Todi non perse il suo slancio, e sotto il dominio dei Longobardi estese la sua autorità sui territori circostanti. Fu proprio nel 1236 che la città dette i natali a Fra Jacopone da Todi, cantore della passione di Cristo e autore di alcune delle Laudi più famose della letteratura italiana in lingua volgare.
Curiosità
Sulla parete di Palazzo dei Priori si staglia la famosissima aquila bronzea, simbolo della città, realizzata da Giovanni di Gigliaccio nel 1339. Questo simbolo deriva da una leggenda sulla fondazione di Todi. Secondo la tradizione, la città venne fondata nel 2707 a. C. dalla tribù dei Veii-Umbri. Si racconta che, mentre gli uomini riposavano dopo aver cominciato i lavori di costruzione sulle sponde del Tevere, un’aquila dispettosa portò via una tovaglia, lasciandola cadere sulla cima del colle alle loro spalle. Il segno fu accolto come un messaggio divino, la città venne costruita nel luogo indicato.
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