SHARRYLAND
Tergolandia tra arte e natura
Sogno e realtà si incontrano sulle sponde del Tergola
Dov'è
Cos'è e dov'è
Conoscete il fiume Tergola? È il fiume di risorgiva più lungo del Padovano che nasce dalle polle sotterranee nei pressi di Onara. Le sue sponde si snodano tranquille, ma a Bronzola di Campodarsego cominciano le sorprese. Capita, infatti, di notare attorno a sé strane figure animali, antropomorfe, o di oggetti. Sono sculture realizzate con materiali di recupero o legno, incastonate nella natura ma sgorgate dal mondo onirico di tradizioni e leggende. Questo luogo di confine tra il mondo reale e quello fantastico, prende il nome dalle acque che lo accarezzano: questo è il Parco Tergolandia.
Perché è speciale
«Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà per penetrare nel sogno». È una frase di Gui de Maupassant, ma sembra scritta pensando al Parco Tergolandia. Ingegno e fantasia si uniscono e danno vita a un luogo fatato, popolato da creature magiche, a disposizione di tutti. Ma c’è un tassello in più: l’amore. È questo che ha mosso due associazioni, Arcobaleno aps e Scultori Patavini Picchio Rosso, a creare le sculture che rendono unico il parco. Ed è sempre l’amore per il territorio e le persone che lo vivono che ha spinto realtà locali a sostenere il progetto e ad averne cura.
Da non perdere
Se si osserva con attenzione si scopre che le sculture seguono un progetto preciso, creando sei luoghi fantastici dove incontrare Madre Natura che dà forma a tutto, gli gnomi e i folletti ma anche i giganti e i guardiani che custodiscono il giorno e la notte, fino ai grandi alberi che ci narrano la storia della Natura. Se siete più pragmatici che sognatori, apprezzerete la sezione che valorizza le tradizioni popolari grazie alle presenza di utensili legati al mondo rurale e chissà, magari la sua vicinanza con le fiabe e i colori vi aiuterà a ritrovare la gioia di sognare, e di tornare per un momento bambini.
Un po' di storia
La zona è abitata da lungo tempo. Lo testimonia la vicina chiesa del Panigale o Campanigalli, che risale al VII-VIII secolo ed è una delle più antiche chiese del padovano. Al suo interno è interessante osservare la presenza di curiosi graffiti a forma di croce, lasciati come atto di fede dai pellegrini o dai soldati che passavano di qui, ma anche a forma di carro e di scala. La chiesa è stata recuperata negli anni 70-80 del '900 grazie agli Alpini e alla Sovrintendenza per i Beni Ambientali.
Curiosità
Racconta una leggenda che nella Palude di Onara e della Tergola viveva il Drago Otrelog, amico del Drago Brago di Arquà Petrarca. Un giorno il loro destino incrociò quello di San Giorgio. I due draghi, però, non volevano lottare, e insieme convinsero il Santo a non ucciderli: dopotutto, erano tutti e tre delle creature di Dio! Fu così profondo l’accordo che nacque tra loro che si fecero guardiani delle acque, della terra e dell’aria della Valle Agredo.
Per organizzare il viaggio
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