SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
È uno dei simboli del neoclassicismo, questa monumentale struttura, candida vedetta delle colline trevigiane. La progettazione architettonica ricorda il Pantheon romano: il corpo principale, rotondo e sormontato da una cupola cassettonata con oculo centrale, è anticipato da un pronao colonnato. Le colonne doriche, imponenti e massicce, sorreggono una fascia di metope e triglifi, su cui poggia il timpano del frontone. All'interno del tempio possiamo scoprire opere di diversi artisti, ma anche, la tomba di Canova, accompagnata dal suo stesso autoritratto.
Perché è speciale
Questo luogo sacro, spirituale ed imponente, nella sua maestosa semplicità, esalta e valorizza il territorio in cui si trova e si identifica con un artista completo e poliedrico come Canova. Questo non deve sorprendere più di tanto, visto che è lo scultore stesso a progettare il tempio, a posarne la prima pietra nel 1819, e a donarlo alla comunità di Possagno. Dobbiamo però ringraziare anche il fratello di Canova, mons. Giovan Battista Sartori, se abbiamo oggi la possibilità di ammirare questa meraviglia: è lui che prosegue l’opera per ben 10 anni dopo la morte dell’illustre fratello, nel 1822.
Da non perdere
A pochi metri dal tempio si trovano la Gipsoteca e Casa natale di Antonio Canova: non è solo un luogo di inestimabile bellezza ma anche la più grande raccolta di gessi monografica d'Europa. In casa, inoltre, è possibile ammirare una collezione di dipinti che Canova realizza tra il 1798 e il 1800, in cui le idee scultoree dell'artista prendono forma in un metodo alternativo. Interessante ed emozionante anche la nuova area interattiva dedicata alla prima Guerra Mondiale: nuove tecnologie e storia danno luce ad un'esperienza immersiva e coinvolgente.
Un po' di storia
La progettazione del tempio richiede a Canova diversi anni di studio: l'idea prende forma nel 1804 ma il progetto viene completato nel 1818, grazie all'aiuto di Pietro Bosio e Luigi Rossini e ai consigli di Giannantonio Selva e Antonio Diedo. La costruzione inizia nel 1819 ed è sostenuta dalla volontà di Canova e dei cittadini di Possagno, che offrono materiali costruttivi e lavoro gratuiti. L’artista muore del 1822. Dieci anni dopo viene finalmente inaugurato il tempio grazie a suo fratello, mons. Giovan Battista, che ritiene doveroso deporre il corpo di Antonio all'interno della sua ultima, grande opera.
Curiosità
Gli storici raccontano che il corpo di Canova, dopo la morte, venne smembrato in 3 parti: il cuore, sede dell’anima dell’artista, venne estratto e consegnato alla Serenissima, che lo conserva tuttora all’interno della Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari; lo strumento della sua arte, la mano destra, recentemente ricongiunta al resto del corpo, fu portata all’Accademia di Belle Arti di Venezia per ispirare i giovani artisti; il resto della salma venne mandato nella vecchia chiesa parrocchiale di Possagno ancor prima dell’ultimazione del tempio, dove trovò la sua definitiva collocazione.
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