Sulla strada dei due mari: Amaroni
Lasciata Squillace, è la prima tappa sulla strada che valica il cosiddetto istmo di Catanzaro tra mar Ionio e Tirreno
Dov'è
Questo Comune si trova lungo la strada dei due mari.
Amaroni, un borgo alle falde del monte Carbonara
Paese di origine altomedievale, situato su un colle alle falde del Monte Carbonara, si affaccia a un'ampia vallata a oliveti e altri coltivi a terrazze, che poi lasciano spazio più in alto a querce e castagni. A percorrerla è il torrente Ghetterello, che scende dal Monte Covello, vetta rilevante delle Serre Settentrionali, e che, dopo aver ricevuto le acque del Ferrera, altro torrente significativo nella geografia locale, confluisce nell'Alessi presso Squillace.
Un po' di storia: un importante centro del monachesimo basiliano
Reperti archeologici provano che la valle è stata abitata dalla preistoria ma la fondazione dell'abitato nella posizione attuale si deve a persone che nei secoli bui erano in cerca di un luogo sicuro: profughi dei centri della costa, battuta dai pirati, o monaci basiliani, che a loro volta fuggivano a persecuzioni religiose. E qui del golfo di Squillace si ha ampia veduta. Sull'origine del nome si fanno varie illazioni. L'ipotesi più convincente fa riferimento a San Marone e a un convento fondato in suo nome, del quale però rimane poco più della memoria. Il paese ha le caratteristiche di un agglomerato formatosi in varie epoche.
Da non perdere: la Parrocchiale di Santa Barbara
Il monumento più rappresentativo è la Parrocchiale di Santa Barbara, ricostruita dopo il catastrofico terremoto del 1783. Sopraelevata rispetto alla piazza, con la dignitosa facciata e il robusto campanile forma un quadro caratteristico. L'interno a tre navate ha notevoli affreschi sulla volta centrale e un imponente altare marmoreo con l'effigie della santa titolare, che si guadagnò il rango di patrona per aver salvato il paese dai fulmini di una tempesta senza precedenti. La chiesa è al centro delle celebrazioni che si tengono il 31 luglio e il 1° agosto approfittando del rientro dei tanti emigranti. In programma, processione e fuochi d'artificio, ma anche strong>tavolate nelle case e cibo di strada.
Attorno alla chiesa, il labirinto delle rughe
Il nucleo storico è segnato da strette strade, le cosiddette rughe, lungo le quali si trovano case di tipo tradizionale. All'abitazione si accede grazie a una scala esterna, o profferlo, mentre gli spazi a livello strada fungono da botteghe o magazzini. Bella iniziativa, strade e piazze rilevanti sono segnalate da tabelle che riportano anche i nomi antichi. Così si scopre che largo Carbonai si chiamava 'u chianu d’a fhuntana', via Giardino era 'a rughicedha' e così via.
Curiosità: un comune bee-friendly, amico delle api
Dal miele di agrumi, salendo in quota, al miele di castagno, Amaroni fa parte dell'Associazione Italiana Città del Miele.