Stadio di Domiziano, il lato nascosto di Piazza Navona
Anche i luoghi simbolo della Città Eterna hanno i loro segreti, questo è nascosto sotto i nostri piedi
Dov'è
Cos'è e dov'è
Vi siete mai chiesti il perchè dell'inusuale perimetro rettangolare e allungato di Piazza Navona? Dimensioni e forma della bellissima piazza derivano dallo Stadio di Domiziano, costruito prima dell'86 d.C. per ospitare i giochi atletici greci, con capienza di 30.000 spettatori. La facciata era costituita da due ordini di arcate poggianti su pilastri di travertino con semicolonne ioniche nel primo ordine e corinzie nel secondo. Considerando che oggi il livello della piazza è sopraelevato di circa 6 metri rispetto a quello originario, scopriamo che il sito è una testimonianza della stratificazione architettonica caratteristica della città di Roma.
Perché è speciale
Consiglio vivamente la visita di questo luogo perché importante testimonianza del cuore antico di Roma. Visitare il Museo dello Stadio di Domiziano infatti permette non soltanto di rileggere la città contemporanea con una diversa prospettiva, ma anche di avere un quadro generale della Roma antica più definito, grazie alle ricostruzione video in 3d presenti nell'area e ai numerosi pannelli esplicativi.
Da non perdere
Nonostante l'area sia di piccole dimensioni, il suo valore è enorme. Vale veramente la pena osservare ogni piccolo dettaglio, e non intendo soltanto sui resti dello stadio, ma anche sui supporti audio video che il museo offre e che permettono di ricostruire in maniera più articolata l'area. Insomma, anche chi non è un esperto storico o archeologo potrà vedere con chiarezza quello che i magnifici resti raccontano.
Un po' di storia
Alcuni fonti sostengono che il sabato e la domenica Piazza Navona venisse allagata. Solo nel 1866 Pio X sospese tale usanza, perché si temeva che contribuisse a diffondere epidemie e malattie. Il toponimo di Piazza Navona sembra derivare dal termine «agones» (giochi agonali) per corruzione trasformato poi «in agone», «nagone», «navone», «Navona».
Curiosità
A pochi metri da Piazza Navona si trova la statua del Pasquino, chiamata così probabilmente dal nome di un artigiano che aveva la sua bottega nel rione Parione ed era solito scrivere satire. Anticamente era una delle statue che decoravano lo Stadio di Domiziano, per poi diventare una delle cosidette «statue parlanti». Dal XVI secolo infatti i Romani erano soliti appendere su queste statue poemi satirici e dialettali, spesso indirizzati contro i politici. Questa in particolare è ancora utilizzata con questa funzione, come noterete dai diversi cartelli che ancor oggi si trovano appesi nei pressi della statua.
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