SHARRYLAND
Dov'è
Una delle escursioni più belle delle Prealpi vicentine, immerso nel verde e circondato dalle montagne, adatto per grandi e piccoli.
Il sentiero
In località Recoaro Mille si può partire per un'escursione emozionante, ma adatta a tutti dalla lunghezza di circa 12 km, con un dislivello di 300 m e un'altitudine massima di 1178 m. Un percorso ben segnalato parte dalla stazione di arrivo della cabinovia che sale dal centro di Recoaro, a fianco della quale si trova un maestoso faggio secolare, il «fagaro della seggiovia», e si inoltra in un altopiano ricco di pascoli, pozze d’acqua e magnifici, imponenti alberi. L’itinerario infatti, va a toccare una lunga serie di patriarchi vegetali, veri e propri monumenti viventi che, dall'alto della loro età e imponenza, costituiscono un patrimonio storico e culturale oltre che naturalistico e ambientale. Alcuni hanno anche un nome, per esempio il maestoso «Linte delle Montagnole» che si trova, per l’appunto, in località Montagnole. Ma le sorprese non finiscono qui. La presenza dell’uomo è molto radicata in questi territori, ed è tutt’ora ravvisabile nelle pozze d’alpeggio, nella torbiera che si incontra lungo il percorso e nelle caratteristiche malghe che punteggiano il paesaggio.
Lungo il sentiero dei Grandi AlberiLa cosa sorprendente di percorsi come quello dei Grandi Alberi è che, nonostante l'infinita bellezza che li caratterizzi, basta spingere lo sguardo un po’ più lontano sull’orizzonte per sentirsi pervadere da un senso di meraviglia e di pace. Qui in particolare, i viandanti sono accompagnati dallo sguardo benevolo delle cime delle Piccole Dolomiti, in particolare il gruppo del Carega, il Pasubio, il Novegno e la catena del Sengio Alto.
Tracce storiche
Questo percorso è interessante perché ci racconta anche la storia di territori rurali. Per esempio, nella località di Frasnida si trovano diversi edifici rurali dal tipico tetto spiovente in pietra, alcuni con ballatoio esterno in legno, e i fienili dal caratteristico portale a «T». L’uomo si è stabilito in queste zone da tempo immemore, ed è facile immaginare il perché: le piante sono sempre state fonti di ricchezza materiale, forniscono legna da ardere, lettiera per gli animali, travi per i tetti… A dirla tutta, all’epoca era difficile che una pianta potesse diventare vecchia e raggiungere dimensioni ragguardevoli. Solo in particolari situazioni alcuni alberi venivano risparmiati, ad esempio se usati per riparare il bestiame dal sole. Ed è proprio questo il caso del sentiero dei Grandi Alberi, dove un tempo c’erano solo pascoli, e le grandi piante si ergevano isolate a questo scopo, mentre oggi sono nuovamente nascoste all’interno di una fitta boscaglia, cresciuta dopo l’abbandono delle attività montane da parte dell’uomo.
Uno specchio d'acqua di rara bellezzaUn patrimonio inestimabile
Tanta ricchezza è oggi catalogata grazie al censimento dei Grandi Alberi della provincia di Vicenza, operato dalla Giunta Regionale del Veneto e dal WWF. Proprio questo studio ha chiarito come Recoaro, e in special modo l'Altopiano delle montagnole e la zona di Recoaro Mille, sia una delle località con la più alta concentrazione di Grandi Alberi della provincia. Ulteriori osservazioni e ricerche hanno confermato l'incredibile ricchezza di patriarchi vegetali di questa zona, splendida cornice verde ai piedi delle Piccole Dolomiti.
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