SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Usciti da Amandola siamo diretti verso Massa Fermana, quando ci coglie di sorpresa un languorino. Essendo quasi ora di pranzo decidiamo di fermarci nel borgo più vicino a noi in quel momento: Sarnano. Ci perdiamo fra i boschi marchigiani, quando ad un tratto, situata alle pendici dei monti Sibillini, svetta la torre di Santa Maria Assunta, la più alta dell'antico borgo, esempio di castrum arroccato sulla cima di un colle, nella valle attraversata dal fiume Tennacola.
Perché è speciale
La caratteristica predominante del borgo antico è che questo fu interamente realizzato in pietra cotta: ogni muro portante o copertura, ogni colonna o pilastro, e perfino la pavimentazione esterna dell’intero abitato del centro storico. Tra i mille colori del cotto si dipana come una ragnatela di vicoli, scalinate e piazze disposti su vari livelli, intorno a cui sorgono monumenti di fondamentale importanza storico-artistica, nonché elementi architettonici e decorativi di rara bellezza.
Da non perdere
Dal comune di Sarnano, in Piazza Benedetto Perfetti, prendiamo una strada in salita che conduce, dopo qualche centinaio di passi, al livello più estremo dell'antico borgo in pietra cotta, ossia Piazza Alta, attorno a cui sorgono alcuni fra i principali monumenti della città. Un signore ci dice: «Siete capitati nella stagione sbagliata se amate il ritorno al passato». Ci racconta che durante la terza settimana d'agosto, l'evento «Castrum Sarnani» riporta l'intero centro storico in pieno medioevo, con la riscoperta di antichi mestieri e tradizioni locali.
Un po' di storia
La storia di Sarnano come comune libero comincia più di sette secoli fa e la città si è, naturalmente, molto ampliata da allora. Tuttavia conserva ancora la forma dell'antico «castrum» medievale, ossia di un borgo fortificato. La Sarnano vecchia si snoda in cerchi concentrici dalla sommità di Piazza Alta e scende, con svariate colorazioni del cotto, tra i vicoli e le abitazioni, impregnando l'atmosfera di quel fascino storico che solo le pietre degli edifici ancora in piedi possono raccontare.
Curiosità
La leggenda narra che San Francesco, per placare la discordia fra coloro che volevano costituire la libera comunanza e i vecchi signori locali della famiglia Brunforte, disegnò - con il cordone dei suoi abiti monacali - un angelo serafino che prese improvvisamente a brillare, come fosse fatto di fuoco. I presenti rimasero talmente impressionati che, dopo la decisione di affrancarsi dall'antica Signoria, lo adottarano come primo stemma del comune.
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