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Dov'è
Cos'è e dov'è
È il torrente Corno a dare il nome al comune di Corno di Rosazzo, ed è lungo la sua sponda sinistra che si trova un piccolo santuario tanto caro alla devozione del paese. Si tratta del Santuario della Madonna d’Aiuto, un tempio candido in stile neoclassico visibile da chi arriva in paese da Cividale del Friuli attraverso la statale 356. Dedicato al culto mariano, racconta una storia di salvezza che affonda le sue radici nel XVIII secolo e che ancora oggi viene ricordata con gratitudine ed affetto.
Perché è speciale
Il più grande tesoro custodito all’interno dell’edificio è una statua lignea risalente al XVII secolo che raffigura una Madonna seduta in trono con Gesù bambino in braccio. Restaurata nel 1898 da Luigi Piccini da Udine, è avvolta da un alone di mistero grazie alla leggenda sulla sua origine: giunta dalle acque del fiume, avrebbe scelto come sua dimora il luogo su cui poi sorse il santuario.
Da non perdere
L’arrivo della statua non sarebbe il suo unico miracolo: nel 1836 Corno di Rosazzo venne risparmiata dall’epidemia di colera che colpì l’intera regione e che continuò a decimare le truppe durante la Prima Guerra Mondiale. Poiché la malattia non si spinse oltre il confine della chiesetta, la comunità fece il voto di ringraziamento per la miracolosa prevenzione di Corno dal morbo. Quello stesso voto viene rispettato ancora oggi ogni anno dal 15 agosto all’8 settembre con la celebrazione detta il Perdòn.
Un po' di storia
La prima costruzione risale al Seicento, quando venne eretta la piccola chiesa per custodire la statua lignea. Nel tempo la struttura venne spesso restaurata, anche a causa della sua posizione sotto il livello stradale che la rende soggetta alle piene del torrente. La maggior parte dei cambiamenti sono dovuti all’intervento dell’ingegnere Giuseppe Cabassi (proprietario dal 1817 di Villa Nachini Cabassi), che ne modificò lo stile rendendolo più neoclassico. Il campanile, inglobato nella struttura muraria a nord-est, risale invece al 1914 e fu ultimato nel 1933.
Curiosità
La leggenda narra che il simulacro venerato nella chiesa, una Madonna con Bambino in legno dipinto e dorato, venne portata dal fiume Corno durante una piena. Secondo una variante della storia, quando la statua lignea fu ritrovata sulla riva del fiume, venne portata nella chiesa parrocchiale. Poiché il giorno successivo la statua fu nuovamente trovata sulla riva del fiume, nello stesso punto dov’era arrivata, la popolazione decise di rispettare il suo volere ed erigere il santuario in suo onore.
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