SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Si dice che è dal nulla che spesso nascono le grandi cose. Qui, nella Valle del Chiampo, da una spianata di terra venne creato in pochi anni non solo una fedele riproduzione della Grotta di Lourdes, ma anche un centro di culto religioso di grande forza e fede. Il miracolo è stato opera di uno scultore trevigiano, Riccardo Granzotto, molto presto conosciuto come Beato Claudio, il quale dopo pochi giorni trascorsi nella cittadina francese seppe riprodurre, con il solo aiuto delle immagini rimaste impresse nella sua mente, una grotta di cemento e ferro, con una Madonna in bianco e candido marmo di Carrara.
Perché è speciale
Natura e spiritualità si fondono in questo complesso religioso dove le fronde dei grandi alberi ci regalano una dolce ombra d’estate, e una sensazione di pace e benessere durante tutto l’anno. Dall’antica Pieve sino alla Chiesa nuova e poi alla Grotta, il verde è una costante del paesaggio, ancor di più quando ci incamminiamo lungo il percorso della Via Crucis all’interno di un parco botanico di circa 18.000 metri quadrati. Qui il silenzio meditativo, la cornice paesaggistica e l’espressività dei gruppi statuari di bronzo distribuiti lungo 14 stazioni danno vita ad un intenso momento spirituale e di riflessione.
Da non perdere
Una volta al santuario, sarà impossibile non rimanere attoniti di fronte alla meraviglia di colori utilizzati per realizzare il mosaico che adorna un’intera parete della Chiesa nuova. Una visita guidata al sito vi darà la possibilità di scoprire i dettagli di questa grande opera dell’artista Padre Marko Rupnik che, attraverso le migliaia di piccole pietre, ha dato vita a un quadro spettacolare in cui tutto si fonde e si unisce.
Un po' di storia
Durante la costruzione della grotta, terminata nel 1935, si presentarono difficoltà che sembravano insormontabili. In quei momenti difficili, Fra Claudio profetizzò: «Questa grotta diventerà un luogo di preghiera e qui verrà tanta gente». Sono passati molti anni da quando nel 1867 i primi frati francescani trovarono accoglienza presso l’antica Pieve di Chiampo e da quando, negli anni ‘20, giunse la richiesta da parte di una signora di realizzare una grotta a modello di quella di Lourdes. Oggi moltissimi pellegrini arrivano ogni anno in visita al santuario e ad aspettarli vi è una comunità unita e pronta all’accoglienza.
Curiosità
Non tutti sanno che la particolare struttura della Chiesa nuova ha un forte richiamo con il territorio. Basterebbe poter avere una visuale dall’alto per accorgersi che il tetto della chiesa rappresenta infatti una grande e imponente conchiglia. L’idea dell’architetto francescano P. Angelo Polesello e dell’ingegnere Ferruccio Zecchin di utilizzare questo simbolo, familiare per le località delle vallata, è legata alla storia geologica del territorio e ai numerosi ritrovamenti fossili marini dell’Era Terziaria.
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