SHARRYLAND
Santuario della Madonna del Ghisallo
Posto in cima a una salita, epico traguardo di alcune delle competizioni più importanti di ciclismo
Dov'è
Cos'è e dov'è
Posta a valico tra Magreglio e Bellagio su di un punto panoramico che inquadra le Alpi Centrali, le Prealpi e il lago, è nata come cappella a protezione dei viandanti. Punto focale della competizione ciclistica «Il Lombardia» (col tipico scampanare al passaggio del plotone), il Santuario è piccolo ma devotamente ricco di memorabilia di Grandi del passato a due ruote.
Perché è speciale
Dentro al Santuario c’è una fiaccola benedetta, sempre accesa, portata da Roma al Santuario da una staffetta di ciclisti. La sua storia comincia con Don Ermelindo Viganò, parroco di Magreglio, che incontrò Papa Pio XII e volle presentargli l'idea di eleggere la Madonna del Ghisallo a Patrona di tutti i ciclisti. Perché? Perché la salita al Ghisallo è apparsa, fin dall'invenzione della bicicletta, palestra ideale per gli atleti in allenamento. A supporto della proposta c'erano anche i Corridori del Giro d'Italia del 1949, e il Papa acconsentì. Gli ultimi due tedofori furono Gino Bartali e Fausto Coppi.
Da non perdere
Sono tre le strade per salire al colle del Ghisallo e ammirare Santuario, Museo e panorama. La «Ghisallo» è la storica che da Bellagio sala a Magreglio: quasi 9 Km, 500 metri di dislivello positivo con una pendenza dal 9% al 14%. La «Superghisallo» è stata coniata dalla Gazzetta dello Sport presentando il percorso della 55ª edizione del Giro di Lombardia nel 1961: in frazione Guello di Bellagio si prosegue per il Monte San Primo, per arrivare a Pian Rancio e scendere verso il Santuario. La «Dolce»: da Erba attraverso Canzo e Asso si sale molto più dolcemente con difficoltà significative solo nell'ultimo chilometro e mezzo.
Un po' di storia
La chiesetta attuale è datata 1623, ma senza porticato, che venne alla luce solo nel 1681 con tre archi. La Madonna all'interno è datata XVI secolo ed è una copia di quella precedente andata perduta.
Curiosità
Il Santuario nasce come cappella lungo la strada a protezione dei viandanti. Tra loro c'era anche il conte Ghisallo, che venne sorpreso e minacciato a morte dai briganti durante una partita di caccia. Egli pregò e trovò salvezza presso questa Madonna, che da lui poi prese il nome di «Madonna del Ghisallo».
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