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Santa Maria dei Raccomandati
Fedele compagna ed oggi appassionata sussurratrice della storia di Orvinio
Dov'è
Cos'è e dov'è
Per arrivare alla sua porta bisogna salire la Scalinata del Borgo che la collega con Piazza Garibaldi. Potrebbe sembrare un percorso devozionale, ma in realtà nasce da un’esigenza pratica: collegare la chiesa di Santa Maria dei Raccomandati con il centro del borgo. Nel ‘700, venne costruita la scala per includerla nell’abitato e renderla facilmente accessibile. Che sia nata con fini pratici o mistici, questa scala con la chiesa che dalla sua cima sembra fare capolino sulla piazza, è innegabilmente un capolavoro di scenografia. Siamo ad Orvinio, uno dei Borghi più belli d’Italia.
Perché è speciale
La struttura della chiesa è classica: croce latina a navata unica. Di particolare interesse è l’apparato decorativo interno, realizzato prevalentemente dalla mano di Vincenzo Manenti. Dopo aver girato l’Italia Centrale raccogliendo tecniche e suggestioni, era tornato al suo paese natale come pittore affermato. Santa Maria dei Raccomandati è stata la sua opera di affermazione ad Orvinio. Non per niente, nella tela raffigurante San Francesco che riceve le Stigmate, inserisce un suo autoritratto, e non sceglie certo di passare inosservato concedendosi l’onore di indossare vesti papali.
Da non perdere
Santa Maria dei Raccomandati è il luogo di riunione della Confraternita del Gonfalone, tanto che vi si celebra la messa e processione nel nome di Sant'Antonio.
Un po' di storia
Venne edificata nel 1582, durante la signoria dei Baroni Muti, con annesso il convento tenuto dai Religiosi Conventuali fino all'epoca napoleonica. Quando venne collegata al borgo grazie alla Scalinata, si decise di prolungare la navata centrale e rifare la facciata, per renderla parallela alla via. Durante la dominazione napoleonica vi trovarono rifugio i soldati francesi. I fuochi che vi accesero provocarono grossi danni alle pareti. Dopo la loro partenza, le autorità del tempo ordinarono l'imbiancatura coprendo così gli affreschi.
Curiosità
Dall'altare di S.S. Vergine del Rosario vennero rimossi i gradini di legno per scrutare sotto la tela della Vergine. Proprio in quel momento venne ritrovata una lettera scritta dal Rettore del Convento da dove proveniva un fraticello appena trasferito per punizione, in cui si esortava a tenerlo d'occhio perché definito sospetto. Caso strano, la lettera scomparì immediatamente. Sarà stato proprio il fraticello a nasconderla?
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