Dov'è
Cos'è e dov'è
Immaginiamoci un piccolo comune circondato dalle risaie. Una chiesa che esternamente non ha particolari decorazioni. Ma poi, all'occhio più attento, appaiono curiose formelle decorative in cotto e un atrio porticato dove invece è una vera esplosione di colori: sono gli affreschi quattrocenteschi dell'antica chiesa di San Colombano. La chiesa attuale è un rifacimento quasi completo del 1600, della parte romanica rimane, appunto, solo l'atrio affrescato. Le raffigurazioni di San Colombano sono numerose: il santo è raffigurato vestito di bianco con il bastone da abate o con libro e colomba. Ma le reliquie nello scurolo sono del vescovo francese San Sereno!
Perché è speciale
La chiesa è speciale per gli aspetti artistici ma anche per l'importanza del luogo in cui sorge. Biandrate infatti, oggi interamente circondata dalle risaie, era sul percorso della cosiddetta «Via Biandrina», un itinerario medievale strategico che incrociava direttive tra Torino, il Vercellese, Novara e la Lombardia. Ma sicuramente questo luogo ha una certa importanza già in età romana e preromana: gli ultimi ritrovamenti archeologici riportano addirittura al Neolitico. Siamo poi nell'XI secolo quando i conti di Biandrate, Signori di un vastissimo feudo tra Sesia, Ticino, Ossola e Val Sesia avevano qui il loro castello e furono protagonisti di lotte e battaglie fino a perdere completamente potere e prestigio.
Da non perdere
Gli affreschi quattrocenteschi sono straordinari: si riconoscono bene le scene del Giudizio Universale, datato 1444, che riempiono interamente una parete. La volta centrale dell’atrio è decorata con un Cristo Pantocratore con i simboli dei quattro Evangelisti. Gli affreschi sono attribuiti a Giovanni de Campo, una delle firme più importanti dell'arte novarese del periodo.
Un po' di storia
Nel 1146 si trova già citazione della parrocchiale di San Colombano a Biandrate. Al XIV secolo risale lo scurolo che ospita le reliquie del santo patrono, mentre il campanile viene edificato solo nel 1819. Della vecchia chiesa romanica restano le volte dell'atrio, diverse formelle in cotto (tra cui una sirena bicaudata) e gli affreschi datati 1444.
Curiosità
Sopra al portico di San Colombano nel XIV secolo viene costruito lo «scurolo» che ospita le reliquie di San Sereno vescovo di Marsiglia. Secondo la tradizione San Sereno, oggi santo patrono di Biandrate, morì qui mentre tornava da un pellegrinaggio a Roma.
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