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Sabbioneta, la città ideale
Gioiello del Rinascimento, un'eccezionale testimonianza urbanistica e artistica del ‘500 italiano
Dov'è
La città a forma di stella
Sabbioneta, Patrimonio Unesco dal 2008, è l’ambizioso e un po’ folle sogno di Vespasiano Gonzaga Colonna, valoroso condottiero e abile diplomatico, ma anche architetto militare e mecenate, che ne volle fare il suo buen retiro. Rappresenta una delle poche opere compiute fondate interamente sui principi dell'urbanistica rinascimentale.
Perché è speciale: la città ideale
Concepita come una città-fortezza, ha una pianta a stella, è circondata da mura difensive e bastioni imponenti e presenta una pianificazione urbana simmetrica e razionale, con strade larghe e rettilinee che si incrociano a formare una griglia regolare. Nelle intenzioni del suo ideatore, doveva essere la città perfetta, concepita per incarnare gli ideali di bellezza, ordine e armonia del Rinascimento. Il Gonzaga fece progettare dall’architetto Scamozzi, allievo del Palladio, e progettò lui stesso splendidi palazzi che arricchì di opere d’arte e di un meraviglioso teatro.
Da non perdere: il Teatro all’antica e altre meraviglie
Sono molti i monumenti che si possono visitare ma quelli imperdibili sono il Palazzo ducale, con le sue splendide sale affrescate e i soffitti intagliati, la Galleria degli antichi con la sua straordinaria prospettiva, il Palazzo giardino, la villa di delizia di Vespasiano in cui si riposava dagli affari di stato, con le sale decorate dai miti greci a lui tanto cari, e il Teatro all’antica, prototipo di tutti i teatri futuri, con la scena fissa che è un capolavoro di prospettiva.
Un po’ di storia: il sogno di Vespasiano Gonzaga
Sabbioneta è di origine antica ma è un borgo di secondaria importanza anche quando cade nelle mani dei Gonzaga nel 1429. Quando Vespasiano Gonzaga decide di farne la sua personale città ideale, Sabbioneta viene rifondata. I lavori vanno dal 1556 al 1591. Dal 1576 il suo territorio diviene Ducato autonomo e la città ne è la capitale.
Curiosità: la Piccola Atene di Shakespeare
Vespasiano era uomo colto e amante delle arti. Attorno a lui gravitava un circolo di artisti e letterati tanto che Sabbioneta venne chiamata Piccola Atene. Del mondo greco c’era il cenacolo di dotti, l’amore per il collezionismo, i testi greci, i miti, il teatro. Proprio per questo motivo uno studioso statunitense, Richard Paul Roe, nel suo libro The Shakespere Guide to Italy, sostiene che il Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare sia ambientato non ad Atene, ma a Sabbioneta, la piccola Atene.
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