SHARRYLAND
Rivello, una storia d'arte e salumeria
Oltre le spiagge di Maratea, i tanti piaceri della Lucania tirrenica
Dov'è
Cos'è e dov'è
Rivello è un borgo collocato in posizione panoramica alla sommità di un'altura che da una parte domina la valle del Noce, fiume che poi sbocca nel Tirreno segnando il confine tra Calabria e Basilicata, e dall'altra apre la vista sulle cime del Sirino, montagna di tutto rispetto visto che supera i duemila metri. La bellezza dell'abitato è data anche dal ben conservato tessuto edilizio, con vicoli a gradoni che si staccano dalla via principale disegnata in cresta, e palazzetti impreziositi da portali e logge.
Perché è speciale
Il breve affaccio tirrenico della Basilicata, una trentina di chilometri in tutto, passa rapidamente dalla macchia mediterranea alle ombrose faggete dei valloni appenninici lungo strade che sono un continuo piacere degli occhi. Se Maratea è località balneare di solida fama, Rivello è centro rappresentativo dei migliori valori dell'entroterra: integrità d'ambiente e sorprendenti tesori artistici, ma soprattutto una genuinità d'animo e una cultura dell'accoglienza che trovano la più immediata espressione nella buona tavola.
Da non perdere
Il convento di Sant'Antonio è un complesso del XVI secolo notevole per la diffusa decorazione pittorica. Ci si concentri, però, però sull'Ultima cena affrescata nel 1559 da Giovanni Todisco: a colpo d'occhio sembra rispondere ai canoni di genere, ma si notino l'ambiente, una sala sontuosa, e poi a margine della tavola l'uomo e la donna riccamente vestiti, probabilmente i committenti dell'affresco; per non dire di quel che viene servito dai paggi, una rassegna della cucina lucana del tempo...
Un po' di storia
Rivello, sede di un'antica comunità monastica basiliana, di rito greco, fu per questo tenacemente difesa dai Bizantini di fronte all'avanzata dei Longobardi, che fortificarono il paese ma non riuscirono a espellere la guarnigione nemica. La conseguenza inusitata fu che il paese mantenne due centri distinti: uno di rito latino intorno alla chiesa di Santa Maria Maggiore; l'altro di rito greco intorno alla chiesa di San Nicola, che s'alza a un capo del paese, simile a una fortezza; distinzione, che perdurò fino al Seicento, quando il rito bizantino venne abolito.
Curiosità
La Lucania è terra di salumi per antonomasia, con un picco d’eccezionale qualità proprio a Rivello. Del luogo è rinomata la soppressata ('soperzata'), insaccato di carni suine nobili, coscia e lombo in particolare, preferibilmente della locale razza Nera. Alle carni viene aggiunta una piccola percentuale di lardo e il tutto lavorato a punta di coltello, quindi addizionato di sale, pepe in grani e peperone in polvere. Segue l’insacco e la pressatura che conferisce l’inconfondibile sezione al salume.
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