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Meraviglia
Meraviglia  }  Area protetta

Riserva Naturale Forra del Cellina

Emozioni forti in un canyon sorprendente

Dov'è

Friuli-Venezia Giulia

Riserva naturale Forra del Cellina, 33080 Barcis PN, Italia (416m s.l.m.)

Indicazioni stradali
map

Cos'è e dov'è

Partire alla scoperta della Riserva Naturale Forra del Cellina è un'occasione unica per entrare a contatto con la bellezza della flora e la fauna locale, per intraprendere itinerari avvincenti ed approfondire interessanti tematiche relative ai fenomeni carsici che, da millenni, plasmano e formano questo territorio. Se vi piacciono il contatto con la natura, i percorsi naturalistici e i panorami suggestivi non vi resta che iniziare a pianificare la vostra visita!

Perché è speciale

La vecchia strada della Valcellina costituisce un percorso affascinante in una delle più belle e spettacolari Riserve Naturali del Friuli Venezia Giulia. Le acque cristalline e i profondi canyon scavati nelle rocce rendono indimenticabile e incantevole questo tratto di strada che un tempo era l’unico collegamento della valle con la pianura. Oggi è meta di visitatori da ogni parte del mondo, curiosi di vedere con i propri occhi quei colori che si riflettono in un ambiente unico tra acqua, cielo e rocce.

Da non perdere

Per i più temerari (e soprattutto per coloro che non soffrono di vertigini!) assolutamente da non perdere la passeggiata sul ponte tibetano, un percorso lungo 55m costruito interamente in acciaio, che offre una vista spettacolare e inaspettata (in tutta sicurezza e in compagnia del personale addestrato) sulla forra e sulle acque smeraldine del torrente Cellina. Un altro scorcio da non dimenticare è offerto dallo skywalk del Dint, costituito da una passerella sospesa nel vuoto al di sopra della forra, raggiungibile dal sentiero del Dint.

Un po' di storia

Istituita nel 1996, la Riserva Naturale Forra del Cellina, si estende su una superficie di circa 304 ettari che comprende: il tronco superiore del canale di chiusa del torrente Cellina a valle della conca di Barcis, la stretta incisione del torrente Molassa, la parte più occidentale del bosco Fara nel versante settentrionale del monte Fara e una zona con ripide pareti rocciose nel versante settentrionale del monte I Cameroni denominata I Pics. Qui prevalgono rocce carbonatiche (calcari) del periodo Cretacico. La Riserva comprende inoltre, più a nord, un territorio a morfologia ondulata, situato fra la borgata Molassa e località Ponte Antoi, in cui prevalgono rocce arenaceo-marnose, che prende il nome di località Dint.

Curiosità

La Riserva ha anche un particolare valore dal punto di vista storico se si pensa alle opere destinate allo sfruttamento del torrente Cellina a fini idroelettrici. Gli Impianti idroelettrici del Cellina infatti vennero realizzati in diversi momenti, a partire dagli inizi del 1900 con la costruzione della «vecchia diga», del canale adduttore e della centrale di Malnisio. Questi impianti sono stati tra i primi di tipo «industriale» realizzati in Italia e sono rimasti in esercizio fino al 1988. L'energia idroelettrica prodotta nella centrale di Malnisio veniva trasferita, mediante linee ad alta tensione, alle città di Venezia, Treviso e Udine.

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Consigliato da
Gaia Mazzolo

Chiare e trasparenti sono le acque che scorrono nella Forra del Cellina, un incredibile canyon formato da ripide rocce che precipitano verticalmente nel torrente dalle acque cristalline, tra la quiete e la bellezza della Riserva Naturale.

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