SHARRYLAND
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Cos'è e dov'è
Un complesso di abitazioni di lusso, tra il quartiere Parioli e il quartiere Trieste, risalente ai primi decenni del '900, diventa uno degli angoli più insoliti, magici e misteriosi di Roma. Il modo più suggestivo per accedere è dal grande Arco di ingresso di via Dora (angolo tra via Tagliamento e via Arno) che, con il suo maestoso lampadario in ferro battuto, la volta finemente decorata, il mascherone che lo sovrasta, si apre in uno scenario da libro delle favole.
Perché è speciale
Il quartiere è un tripudio di decorazioni in un fantasioso mix di elementi gotici, barocchi, liberty e decò. Il suo fulcro è piazza Mincio con la Fontana delle Rane (un omaggio alle fontane romane del Bernini), intorno alla quale si affacciano gli edifici più particolari e affascinanti come i Palazzi degli Ambasciatori, il Palazzo del Ragno e il Villino delle Fate. Alberi e piante rampicanti circondano e avvolgono il mistero di questi palazzi unici. La vita stessa del quartiere è un mistero: non ci sono nomi sui campanelli e non si vede nulla dalle recinzioni o dagli alti muretti perimetrali dei villini, perfino i rumori della città spariscono improvvisamente. Questa è magia!
Da non perdere
Il Villino delle Fate è il «pezzo forte» del quartiere. Si tratta di tre edifici in uno, ciascuno con un'entrata propria, rispettivamente decorati e dedicati a Roma, Firenze e Venezia. Geniale e fantasioso il mix di materiali ed elementi utilizzati per le decorazioni in terracotta, laterizio, vetro, ferro battuto e travertino. Il risultato è strabiliante!
Un po' di storia
La storia del quartiere inizia intorno al 1915, quando la Società Anonima Edilizia Moderna ne commissiona la costruzione all'architetto fiorentino Gino Coppedè, che si era già affermato in campo edilizio soprattutto a Genova. I committenti chiesero una tipologia di caseggiati varia e movimentata, prevedendo una serie di palazzi e villini destinati ad un ceto medio-alto e sulla base di queste richieste l'architetto Coppedè creò questo incredibile angolo romano. I lavori furono portati a termine da Paolo Emilio Andrè, dopo la morte di Coppedè nel 1927.
Curiosità
Il quartiere Coppedè è stato scelto da Dario Argento per girare alcune scene di due tra i suoi film più famosi: L'uccello dalle piume di cristallo e Inferno. Provate ad immaginare una passeggiata notturna, avvolti dalla nebbia autunnale, quando il solo rumore che avvertite è quello delle foglie calpestate e siete sotto lo sguardo inquietante di spaventosi mascheroni e gargoyles, uniche sentinelle dei vostri sguardi impauriti! Ma quando torna la luce non dimenticate di fare un selfie intorno alla Fontana delle Rane, a memoria del bagno che i Beatles fecero qui dopo un concerto nel vicinissimo e storico Piper Club! Buon divertimento!
Per organizzare il viaggio
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