SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Si estende per centinaia di metri, fra la Via Aurelia affacciata sul mare e il Corso Francesco Rossi che conduce alla città vecchia, una ricchissima macchia verde costituita perlopiù di secolari pini marittimi. La particolarità di questi alberi è che, per quanto simili, crescono e si sviluppano ognuno a a suo modo, come gli ulivi: ognuno ha una sua forma, un suo carattere, una sua espressione. Proprio come i personaggi che, abbracciati dalle fronde di queste piante possenti, emergono dalla fitta vegetazione, per raccontarci il loro rapporto con questa magnifica città.
Perché è speciale
Dunque, non è più solo una semplice pineta, ma si sviluppa come un vero e proprio percorso storico a cielo aperto e in riva al mare. Tra i robusti tronchi annodati e le chiome sempreverdi potete ammirare i riflessi dorati sulle increspature del mare; da qui avete anche uno scorcio privilegiato sul piccolo e incantevole porto della città. Nella fontana di pietra, sempre funzionante, si abbeverano gli uccelli e, pur essendo in centro città, vi sembrerà di esserne distanti, immersi nella frescura, fra le voci dei monumenti che vi raccontano un pezzo di storia della Riviera dei Fiori.
Un po' di storia
Il primo personaggio che incontriamo lungo il cammino è Pompeo Mariani, considerato il più grande pittore di «marine» del mondo, attratto fin da subito dal mare, dai pescatori dell'Arziglia, dagli ulivi e dalle piante della città, tanto da stabilirsi qui fino alla sua morte. Dopodiché, ai piedi della pineta, portiamo un saluto al famoso architetto francese Charles Garnier, il quale visse nella nota residenza che, ancora oggi, porta il suo nome. Infine, non possiamo scordarci della Regina Margherita di Savoia, all'ingresso della città; una reale che amava Bordighera e che fu molto amata dai Bordigotti.
Curiosità
Ma perché la pineta è intitolata a Magiargé? Chi è questo personaggio misterioso? Non c'è nessun monumento che la ritragga all'interno della fitta vegetazione. Secondo la leggenda era una schiava spagnola amata dal pirata saraceno Boabil, che partì alla volta della Riviera di Ponente. Durante un assedio alla città la ragazza si ammalò e lui la affidò alle cure degli abitanti. Benvoluta e amata da una popolazione ospitale, ella morì, rimpianta da tutti. Fu sepolta proprio qui, sulla Spianata del Capo. Oggi, la statua che la rappresenta è in prossimità del comune, nella città vecchia.
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