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Piazza della Motta e i suoi tesori rococò
Quando la piazza diventa il cuore di una comunità
Dov'è
Cos'è e dov'è
Piazza della Motta una volta si trovava sul limitare del Borgo di Varese ed era sede del più importante mercato equino europeo. Oggi è un polo di bellezza e tradizione per la città. Il fulcro della piazza è la preziosa chiesa di Sant'Antonio Abate, circondata da bei palazzi storici che fanno ala. È d’obbligo, quando ci si trova in piazza, fare un salto anche dentro la chiesa: c’è di che rifarsi gli occhi!
Perché è speciale
Secondo la leggenda, Sant'Antonio Abate scese negli inferi a rubare il fuoco per donarlo agli uomini incendiando una pira. Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, una tradizione centenaria riporta in piazza il culto del santo e un enorme falò viene acceso a ricordo del suo dono agli uomini. La mattina successiva, invece, la piazza si riempie di animali: una celebrazione speciale è dedicata alla loro benedizione davanti al sagrato della chiesa.
Da non perdere
La facciata della chiesa di Sant'Antonio Abate è piuttosto sobria, scandita da quattro lesene, un portone principale e due più piccoli laterali. Ma l’interno è un inno al Rococò, tra preziosi affreschi del Ronchelli, le numerose tele appese alle pareti, una statua lignea seicentesca del santo con il Bambin Gesù… A destare meraviglia contribuiscono anche i sorprendenti giochi architettonici settecenteschi di Giuseppe Baroffio, nelle rappresentazioni illusionistiche di parapetti, balconate, cupole e colonnati.
Un po' di storia
La piazza si trova su una collinetta chiamata Motta: di qui il suo nome. Sin dal Medioevo ogni lunedì qui si svolgeva il mercato cittadino e, annualmente, quello dei cavalli. La costruzione della chiesa risale ai sec. XVI e XVII, con interventi a partire dal 1593 di Giuseppe Bernasconi.
Curiosità
Si affaccia sulla piazza una torretta su cui spicca la meridiana più antica di Varese. Al centro, sopra lo gnomone, è dipinto il dio Bacco con un calice di vino in mano. Anche nei dintorni della piazza non mancano le sorprese: in via Carrobbio, che conduce alla piazza, ci sono alcune antiche corti, un tempo di proprietà di famiglie di alto rango, decorate con ammirevoli affreschi.
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