SHARRYLAND
Passo della Teglia, il valico nel cuore delle Alpi Liguri
Un percorso immerso nella natura dove le tracce dell'uomo vanno cercate con attenzione
Dov'è
Cos'è e dov'è
Un valico, un colle, un antico passaggio... Sono tanti i modi in cui possiamo definire questo luogo a 1.385 metri di altitudine. Eppure, ognuna di queste parole non basterebbe a determinarne la vera essenza. Sperduti nel cuore del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri ci fermiamo a contemplare il paesaggio immenso: da qui risplendono, luminose, le cime rocciose dei monti più alti del Ponente Ligure, fra la Valle Argentina e la Valle d'Arroscia, dove siamo diretti. La cappella votiva di Drego è l'unica traccia del passaggio dell'uomo... o forse no. Proviamo a cercarne altre insieme. Andiamo?
Perché è speciale
In verità, non è assolutamente così. La sensazione principale, quella che ci fa sentire sperduti lungo una strada deserta che attraversa il nulla, non rende giustizia alla storia, alla cultura, alla pienezza e alla bellezza di questo luogo. Scopriamo presto, osservando attentamente la cartina - quassù internet non esiste - che piccoli insediamenti montani sono a portata di mano, raggiungibili anche a piedi in poco tempo. Oltre a ciò, si aggiungono numerose attrattive paesaggistiche, naturalistiche e storiche assolutamente rilevanti. Curiosi di sapere di cosa si tratta?
Da non perdere
Per gli amanti dello sport è immediato pensare ai numerosissimi sentieri per chi voglia fare del sano trekking montano, ma non bisogna dimenticare che questa strada panoramica è davvero molto amata anche dai ciclisti liguri, in quanto è silenziosa, per nulla trafficata e, naturalmente, immersa in una cornice paesaggistica straordinaria. E, tuttavia, sono numerosi i centri di passaggio, come Andagna, Drego e Rezzo (una volta scavallato il passo) presso cui trovare punti d'appoggio.
Un po' di storia
Per questo passo transitava l'antica Strada Marenca, una fondamentale via di comunicazione, soprattutto in epoca medievale, fra Imperia e, più in generale, la Riviera di Ponente con le Valli Monregalesi del profondo entroterra ligure. I sentieri che conducono dal mare lungo i crinali delle valli Arroscia, Argentina, Prelà, Impero, Maro, servivano soprattutto per il trasporto del sale, indispensabile per la conservazione dei cibi, la concia delle pelli e l'alimentazione degli animali. E, tuttavia, si hanno testimonianze archeologiche di una frequentazione ancora più antica, preistorica: il Menhir.
Curiosità
Arrivati alla sommità del valico, fra il monte Pizzo (1417 m) e il monte Fenaira (1457 m), cerchiamo il sentiero che conduce al Passo Mezzaluna, da cui si può ammirare anche la faggeta del «Bosco di Rezzo», ma abbiamo poco tempo. Non riusciamo a trovarlo. Peccato, perché raggiunta la località di «Ciotta di San Lorenzo» (Molini di Triora) si può ammirare un enorme megalite, detto Menhir, che in bretone significa «pietra allungata». Il masso altare, oggi inclinato su un fianco, è la prova di un antico insediamento pastorale, che testimonia il passaggio dell'uomo fin dalla preistoria.
Per organizzare il viaggio
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Collezioni
Scopri luoghi e ricerche correlate
La Mappa ringrazia:
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Dov'è
Collezioni
Scopri luoghi e ricerche correlate