SHARRYLAND
Parco archeologico di Segesta
Luogo dalla bellezza irresistibile per molti popoli dell'antichità
Dov'è
Cos'è e dov'è
Quando in Sicilia si vedono i resti di un antico tempio o di un anfiteatro, si pensa subito ai meravigliosi ritrovamenti greci. Ma non è sempre così. Ci troviamo in una terra ricca di storia e arte, e da sempre crocevia di popoli e culture. Oggi, per esempio, scoprirete che i resti di Segesta, spesso raccontati come «greci», hanno tutt’altra origine. Qui, sulla sommità del Monte Barbaro, sorgeva l’antica città degli Elimi, qui si sono incontrate le popolazioni puniche e greche di Sicilia.
Perché è speciale
Questa terra è stata contesa e vissuta da molti popoli diversi. A rendere speciale Segesta, quindi, sono tanti motivi storici e archeologici. I più evidenti sono sicuramente due capolavori architettonici di rara bellezza, sintesi delle culture greche, romane, cartaginesi e, soprattutto, elime, ma c’è anche molto altro: nel parco è possibile ammirare anche i resti di un castello, di una moschea e di una chiesa d'età medievale.
Da non perdere
Il teatro e il tempio sono sicuramente gli elementi più sorprendenti degli scavi di Segesta. Il primo che si incontra, fuori dalle mura, è il tempio. Il possente colonnato sorregge il timpano e delimita un’area rettangolare. Addentrandosi nel parco archeologico vero e propio, sulla sommità del Monte Barbaro, si trova un anfiteatro a gradoni digradanti, affacciato su uno spettacolo naturale che incanta: il verde delle colline si sfuma e si confonde nell’azzurro del cielo, lasciando gli occhi e la mente liberi di vagare alla ricerca di un orizzonte che si spinge lontano.
Un po' di storia
Segesta vanta una storia molto lunga: fondata nel V secolo a.C., passò sotto controllo cartaginese alla fine del secolo, fu distrutta da Agatocle di Siracusa nel secolo successivo e poi rivitalizzata e ristrutturata in età romana. Il tempio è del V secolo a.C., il teatro del II a.C. Le vicende storiche di Segesta continuarono ancora per molti secoli, come testimoniano i ritrovamenti di un villaggio musulmano, di uno normanno-svevo del relativo castello.
Curiosità
Roma concesse molti vantaggi a Segesta durante il periodo in cui questa fu sotto il suo dominio. Una tale benevolenza era mossa da due motivi. Il primo, prettamente storico, riguarda la scelta di Segesta di schierarsi dalla parte dei romani prima dello scoppiare delle guerre puniche; il secondo affonda le sue radici nel mito: sarebbe proprio qui che Enea fece tappa durante la sua fuga da troia, e qui alcuni dei suoi compagni sarebbero rimasti, fondando, appunto, Segesta.
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