Dov'è
Cos'è e dov'è
Sul lato meridionale di Piazza Europa svetta un possente palazzo. Nudo e severo, è stato eretto nel XVI secolo per diventare la residenza dei Conti di Collescipoli, gli Spada, una delle famiglie romane più influenti di Terni. La facciata, come tutto il resto della struttura, si presenta nuda e «scorticata», cioè mancante dello strato di intonaco che ricopriva il palazzo in origine. Questo le dona un’aria ancora più possente e austera.
Perché è speciale
L’aspetto severo della facciata potrebbe addirittura incutere timore e scoraggiare chi volesse provare a visitarlo, un po’ come se i potenti Spada abitassero ancora le sue stanze. Tuttavia, i secoli hanno portato dei grandi cambiamenti nel Palazzo che oggi appartiene alla cittadinanza di Terni: da residenza privata è diventato sede del Comune e, se non ci sono consigli o riunioni in atto, potete chiedere di farvi accompagnare al suo interno.
Da non perdere
Proprio tra le mura di Palazzo Spada sono custoditi degli affreschi davvero impressionanti, che si sviluppano in alcune stanze, fino a coprire tutta la superficie muraria a disposizione. Alle rappresentazioni a carattere mitologico si alternano decorazioni a grottesche dai colori brillanti. Le decorazioni, attribuite a Sebastiano Fiori, allievo del Vasari, raggiungono il loro apice nella splendida sala consiliare e in quelle adiacenti. Sarebbe davvero un peccato non entrare a dare un’occhiata!
Un po' di storia
Palazzo Spada venne progettato da Sangallo il Giovane, che aveva scelto per l’edificio un aspetto piuttosto differente rispetto a quello che noi vediamo oggi: prevedeva l’articolazione della pianta in due ali. Nel Settecento i due corpi vennero uniti tramite la costruzione di un edificio, creando il tipico stile «a corte». La costruzione fu ultimata nel 1555 e gli Spada ne mantennero la proprietà fino alla fine del Settecento, quando passò di proprietà più volte. Nella seconda metà del Novecento fu ceduto al Comune di Terni che vi installò i propri uffici e la sala del consiglio comunale al suo interno.
Curiosità
Presso il palazzo sono stati ritrovati resti di mosaici relativi ai pavimenti di un'antica domus romana, simbolo della longevità e dell’importanza di un luogo che da secoli costituisce un il centro del potere del territorio. Un simbolo di buon auspicio che non aiutò Sangallo il Giovane che morì improvvisamente mentre sovrintendeva ai lavori di costruzione dell’edificio. La sua fu una morte improvvisa e misteriosa: non si capì mai se fu dovuta a cause naturali o all’intervento di qualcuno, magari impegnato nella faida tra Terni e Rieti dovuta alla Cascata delle Marmore e alla gestione delle piene del fiume Nera.
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