SHARRYLAND
Ostuni: oltre il mare, c’è di più!
La Regina Bianca delle ultime propaggini della Murgia meridionale
Dov'è
Cos'è e dov'è
Il suo profilo si riconosce dalla costa guardando oltre il mare di ulivi verso la collina: fiera e altera, Ostuni si manifesta in tutto il suo candore, accecante di giorno e rassicurante come un faro di notte, Vicoli e scale si susseguono in un labirinto di mille sfumature di bianco, con scorci inattesi sulla marina e sulla piana degli ulivi millenari. Quando si raggiunge il Borgo, nulla è come si era immaginato! Gli spazi si ampliano mostrando piccole corti e piazze, le scale dividono ciò che sembrava unito, e ci si perde nel bianco, un’esperienza che dilata il tempo e lascia la sensazione di non avere ancora scoperto tutto!
Perché è speciale
Passeggiare nel centro storico di Ostuni è come fare un viaggio nel tempo, attraversando le epoche storiche disegnate tra le pietre delle strade. L’importante è dimenticarsi dei luoghi battuti dai turisti e perdersi tra gli antichi palazzi, i loro portali in carparo, «la pietra gentile», e gli altari delle chiese. Lo sguardo incontra case, archi, scale, portici e balconi che raccontano la storia spazi e paesaggi modulati nel tempo per rispondere ad esigenze sempre nuove. Ed è in questa sovrapposizione di epoche e stili che si può ritrovare l’atmosfera dei tempi antichi e della vita di paese.
Da non perdere
La passeggiata sul viale costruito a ridosso della cinta muraria (Lo Stradone per gli Ostunesi, Viale Oronzo Quaranta per tutti gli altri) è da fare con i piedi a terra e il naso all’insù, per ammirare a destra le antiche mura, completamente riadattate alla esigenze della vita quotidiana (divertitevi a scoprire come sono state utilizzate), a sinistra il mare di ulivi e, in fondo, la costa da Monopoli a Brindisi. Nelle antiche mura si nascondono delle vere sorprese, come l’abside della chiesa di San Giacomo di Compostela, il cui ingresso è su via Continelli Bixio e i resti di un antico frantoio.
Un po' di storia
Greci e Romani non furono i primi ad arrivare ad Ostuni, ma furono questi ultimi a sviluppare in zona la coltivazione dell’ulivo partendo dalla tradizione messapica e greca. Per molti secoli, Ostuni fu terreno di insediamenti e scorribande di vari popoli, e venne barattata e ceduta più volte. Durante i pochi periodi di tranquillità, Ostuni vide la costruzione delle mura difensive, della cattedrale e delle torri costiere. È così che non si può riconoscere un’impronta unica nella struttura della città che conserva tracce significative di monumenti risalenti ai diversi periodi della sua storia.
Curiosità
«Ostuni sorge su tre colli»: è quanto potrete leggere in numerose fonti e potete vedere dallo stemma cittadino ma, dove sono i tre colli? Facile intuire che uno sia rappresentato dal centro storico con il suo apice nella Concattedrale, ma gli altri? In realtà Ostuni è situata su un altopiano nel quale ci sono alture e depressioni e lo stemma altro non è che un simbolismo puramente indicativo di questo saliscendi. Alcuni dislivelli, inoltre, sono stati nel tempo colmati dalle nuove esigenze di viabilità e di edilizia, per cui ora, anche se ci sono ancora molte strade in salita (ed in discesa) è un po' difficile distinguere le diverse cime.
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