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Oratorio di San Donato
Si presenta da lontano come una casetta delle fiabe: piccola, colorata ed immersa nel bosco
Dov'è
Cos'è e dov'è
A tre chilometri dal borgo di Oleggio, la vecchia strada che porta al Ticino si addentra nel parco naturale. Qui, tra il verde degli alberi e dell’erba, sorge una piccola costruzione. Sembra quasi una casetta delle fiabe con i bei colori che ne decorano la facciata. Se però ci si concentra sui soggetti rappresentati, si riconoscono dei temi sacri, ed è proprio così che si identifica l’Oratorio di San Donato.
Perché è speciale
Il luogo è ricco di storia e totalmente immerso nella natura. Potete raggiungerlo in macchina, ma è vivamente consigliato andarci a piedi o in bicicletta così apprezzerete di più i paesaggi del Parco Naturale della Valle del Ticino e i suoi suoni e profumi prepareranno il vostro spirito alla vista del piccolo oratorio.
Da non perdere
Sulla facciata dell'edificio è rappresentato san Rocco. La presenza di questo santo suggerisce che questa chiesetta in passato era meta di pellegrinaggio, inoltre san Rocco ha un forte significato apotropaico nello scongiurare la diffusione della peste. Non è un caso, dato che nelle vicinanze dell'oratorio c'è un cippo con colonna a ricordo di un cimitero dove erano stati sepolti i morti della peste del 1576 e del 1630.
Un po' di storia
L'oratorio è citato già in alcuni documenti del 973 e del 989. Un tempo dipendeva dall'abbazia benedettina di Sesto Calende ed era legato all'Ospedale Maggiore di Milano. Sulla facciata è raffigurato il «Trasporto della casa di Loreto tra san Donato e san Rocco», un affresco datato al 1751 e attribuito a Carlo Antonio Morino, un pittore oleggese. All'interno ci sono alcuni affreschi, tra cui è raffigurata una «Santa Caterina d'Alessandria» verosimilmente da attribuire a Giovanni De Rumo, pittore attivo nella metà del XVI secolo.
Curiosità
L'oratorio possedeva una pala d'altare con raffigurato san Donato vescovo, oggi è stata sostituita da una riproduzione fotografica, mentre la pala originale si trova conservata al Museo d'Arte Religiosa «p. A. Mozzetti» di Oleggio.
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