SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Ecco una piccola oasi di pace a pochi chilometri dalla città di Asti. Oltre il cancello ci aspettano 10 ettari di boschi di roverelle (Quercus pubescens) e rarnie (Quercus robur), castagni e robinie, prati popolati di api e farfalle, uno stagno dove sguazzano rane e rospi e insetti acquatici. C'è un percorso didattico nel bosco, con grandi pannelli illustrativi per chi come noi non smette mai di leggere e rileggere il grande libro della natura.
Perché è speciale
Il prato, lo stagno, il bosco e il sottobosco sono uno scrigno di biodiversità. Per fare un esempio, la cinciallegra, simbolo di villa Paolina, è solo una delle 76 specie di uccelli dell'Oasi, di cui ben 57 nidificanti, mentre sono 17 le specie di mammiferi presenti, dal piccolo moscardino al cinghiale alle colonie di pipistrelli. Per non parlare dei fiori come il campanellino (Leucojum vernum) e l'orchidea purpurea (Orchis purpurea) che colorano prati e sottobosco in primavera, e della gran quantità di insetti, farfalle (850 specie, niente meno!) e le api dell'apiario.
Da non perdere
L'ottocentesca Villa Paolina, dagli interni splendidamente decorati a motivi floreali in stile liberty, è il cuore pulsante dell'oasi. Salvata dal degrado dalla sezione WWF di Asti, nel 2002 è diventata, dopo anni di battaglie e di impegno di volontari e attivisti, il primo Centro di Educazione Ambientale del Piemonte, con un nutrito programma di iniziative per le scuole e gli appassionati di ogni età. Ospita, tra l'altro, una biblioteca e un ricco Museo Naturalistico del Territorio, che vanta diverse collezioni naturalistiche uniche del panorama astigiano. Il territorio dove sorge fa parte del SIC di Valmanera (Sito d'Interesse Comunitario), che si estende su una superficie di 2190 ettari.
Curiosità
Il simbolo dell'Oasi di Valmanera è il cisto (Cistus salvifolius), rarità botanica e relitto mediterraneo della calda epoca post-glaciale. L'Oasi vanta un primato perché ospita la più estesa e meglio conservata stazione di cisto del Basso Monferrato. E il cisto a sua volta ospita un piccolo coleottero rosso scuro, coperto di lunghe spine: la Dicladispa testacea, tipico insetto mediterraneo, anch'esso una rarità da trovare così a nord.
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