Museo Umbro Apollonio
Si chiama M.A.C.U.A. ed è l'unico Museo d'Arte Cinetica in Italia!
Dov'è
Cos'è e dov'è
Giusto a metà strada tra le splendide città murate di Cittadella e Castelfranco Veneto, San Martino di Lupari rischierebbe di passare inosservato, se non fosse per i tesori che nasconde. Uno di questi, nato dalla visione di un sammartinese doc, è una raccolta unica in Italia: oltre 160 opere d'arte cinetica, neo-costruttivista e optical, che fanno bella mostra di sé... nelle sale del Municipio! Benvenuti al Museo Umbro Apollonio.
Perché è speciale
Il Museo Umbro Apollonio è speciale perché non è una collezione da guardare, ma un'esperienza percettiva da provare. Se ti avvicini, se ti muovi intorno a un'opera, se la osservi, ecco che l'opera prende vita, vibra, si trasforma sotto ai tuoi occhi, danza... ti cattura! Ed entri anche tu nell'opera quando cogli, dietro il gioco di forme e colori, l'intuizione dell'artista, la scientificità dell'approccio, la cura certosina della realizzazione.
Da non perdere
I più autorevoli protagonisti internazionali dell’arte Programmata, Costruttivista e Cinetica hanno partecipato negli anni al progetto-laboratorio delle Biennali: Biasi, Chiggio, Landi, Massironi (questi già membri del Gruppo N padovano), Le Parc, Garcia Rossi, Morellet, Apollonio, Bonalumi, Varisco (già nel Gruppo T milanese), Glattfelder... Da non perdere le opere che ingannano l'occhio e creano l'illusione di un movimento, come quelle di Franco Costalonga, Edoer Agostini e Alberto Biasi.
Un po' di storia
La collezione è il risultato di una storia incredibile, incominciata nel 1971 e fatta di prestigiose Biennali d'Arte Contemporanea, di risonanza internazionale, impensabili in un paese così piccolo a due passi da Venezia. Eppure fu così... Le Biennali avevano come motore e catalizzatore l'artista luparense Edoer Agostini; la chiesa settecentesca diventava per una manciata di giorni sede espositiva di artisti internazionali, tutto il paese veniva coinvolto... Un fermento artistico, un laboratorio aperto, una fucina di idee come mai prima (né dopo). Poi, nel 1981, le opere realizzate e donate dagli artisti per le Biennali danno vita alla collezione. Il museo civico è dedicato al critico d'arte Umbro Apollonio, con logo creato da Bruno Munari.
Curiosità
Gli artisti che partecipavano alle Biennali venivano ospitati dalle famiglie del paese, creando un rapporto di condivisione autentica all'insegna dell'arte e dell'amicizia. Cene, feste, balli erano i momenti di svago che i sanmartinari offrivano agli ospiti alla fine di giornate-laboratorio condivise in Biennale. Fu allora che l'arte contemporanea invase pacificamente le case di tutto il paese.
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