SHARRYLAND
Museo Storico e Etnografico della Bassa Valsesia
Le tradizioni della Valsesia raccontate nella villa antonelliana
Dov'è
Cos'è e dov'è
All’imbocco della Valsesia, maestosa ed elegante, Villa Caccia si gode la vista sul Monte Rosa e sulle colline e la pianura del novarese. Un vero luogo di delizie, come doveva essere per i suoi abitanti. Questa villa in particolare, però, si distingue dalle sue colleghe e, invece di raccontarci i piaceri delle dimore estive delle famiglie abbienti, ci parla della civiltà contadina che viveva nei suoi dintorni e lavorava nella sua azienda. Come lo fa? Ospitando nella sua ala orientale il Museo Storico ed Etnografico della Bassa Valsesia.
Perché è speciale
Il museo nasce nel 1973 dalla volontà di Maria Adriana Prolo (già fondatrice del Museo del Cinema di Torino), Carlo Dionisotti e un gruppo di appassionati studiosi di tradizioni e storia del territorio, per raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze della storia, della vita rurale, delle tradizioni e delle attività artigianali e manifatturiere del territorio.
Da non perdere
L'istituzione costituisce oggi una risorsa fondamentale nell'ambito della tutela dei beni culturali, divenendo centro di valorizzazione delle radici storiche del territorio e sede di convegni, rassegne ed eventi culturali, il tutto inserito in un maestoso edificio antonelliano, che «vive nel paesaggio e del paesaggio».
Un po' di storia
Sì, antonelliano, perché questa villa neoclassica che si erge sul monte Cucco e domina il paese di Romagnano Sesia, è stata costruita tra il 1842 e il 1848 su progetto di Alessandro Antonelli. Pensata come residenza di villeggiatura dei Conti Caccia di Romentino, durante la Prima Guerra d'Indipendenza, viene occupata per qualche tempo dal Reggimento Savoia Fanteria. Poi per diversi mesi vi si installa il comando di un distaccamento di truppe austriache, capeggiate dal generale Radetzky, utilizzandone una parte come infermeria militare.
Curiosità
Villa Caccia è oggi inserita nell'Itinerario Antonelliano, promosso dall'ATL della Provincia di Novara, ed è circondata da un ampio parco comprendente molte piante secolari e per questo dichiarato «Giardino botanico di interesse Regionale».
Per organizzare il viaggio
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