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Museo del Santuario della Beata Vergine

Il racconto della spiritualità di Corbetta

Cos'è e dov'è

500 anni di storia del Santuario della Beata Vergine di Corbetta meritano di essere raccontati per bene. È per questo che, accanto al Santuario, nei locali dell’ex rettoria, è stato allestito un museo dedicato proprio al Santuario. È composto da due sale contigue che raccolgono beni artistici, oggetti di devozione popolare, abiti liturgici, donazioni. Nella prima sala all'ingresso sono presenti gli abiti liturgici utilizzati il 17 aprile 1955 per l’incoronazione della Madonna di Corbetta a patrona di zona da parte di Giovanni Battista Montini, poi divenuto Papa Paolo VI. Nella seconda sala, ci attende una grande emozione.

Perché è speciale

È il luogo dove è raccolta tutta la storia del Santuario e del suo forte legame con il paese e con un personaggio molto conosciuto ed amato: San Carlo Borromeo. La seconda sala del museo, infatti, custodisce gli arredi della camera in cui soggiornò il santo durante le sue visite a Corbetta, un unicum nel panorama delle reliquie a lui legate. Questi arredi erano precedentemente conservati presso il palazzo della Famiglia Frisiani in paese, ma vennero spostati qui per completare la narrazione del museo e per integrarli nel contesto più ampio della storia del Santuario.

Da non perdere

Ci sono tre opere capaci, più di altre, di suscitare emozioni in chi le guarda: il dipinto della Madonna del Rosario di Giulio Cesare Procaccini che risale al 1612 e rappresenta una delle opere più significative del principale artista del primo barocco lombardo; gli arredi della camera da letto di San Carlo Borromeo utilizzata durante le sue visite a Corbetta, ed infine gli abiti usati per l’incoronazione della Madonna di Corbetta nel 1955.

Un po' di storia

Il museo nasce da un primo nucleo predisposto in occasione della visita del Cardinal Alfredo Ildefonso Schuster nel 1938, grazie alle donazioni della Famiglia Frisiani. È stato riaperto ed inaugurato nuovamente nel 2010 in occasione del quattrocentesimo anniversario della canonizzazione di San Carlo Borromeo dal Vescovo ausiliare Mauro Virgilio Ferrari.

Curiosità

All'interno del museo è presente una berretta cardinalizia, il tricorno, appartenuta a San Carlo Borromeo e da lui lasciata alla Famiglia Frisiani unitamente ad un ritratto eseguito a Corbetta. La berretta è frutto di una sostituzione operata dalla moglie di Gottardo Frisiani, che ospitò San Carlo a Corbetta nell'ultima notte di permanenza del santo in paese. Praticamente mentre il santo riposava, la signora sostituì la berretta cardinalizia originale con una fatta da lei! In questo modo ottenne una reliquia che tutt'oggi possiamo ammirare nel museo.

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