SHARRYLAND
Museo del Salame di Felino
Nell'atmosfera raccolta delle cantine di un castello, un piccolo museo ci svela il racconto di un principe e della sua lunga storia, dalle sue origini umili alle sue vittorie
Dov'è
Cos'è e dov'è
Tra i dolci pendii delle colline di Felino svetta un imponente castello. Le sue mura millenarie e le possenti torri angolari parlano di antiche battaglie e lotte feudali, ma il suo interno, elegantemente ristrutturato, è un luogo di delizia, e non solo per la bellezza e i clima sereno degli ambienti. Nelle suggestive cantine, infatti, si trova il museo dedicato al vero signore del castello: il salame di Felino.
Perché è speciale
Il museo rappresenta un’occasione per far conoscere e apprezzare non solamente l’essenza del principe dei salami, ma il territorio e la comunità di cui è espressione, a partire dalla qualità delle materie prime, fino alla sapienza delle mani che continuano a lavorarlo. Norcini di ieri, ma anche produzione casalinga dell’insaccato, con l’esposizione di tantissimi oggetti appartenuti ai norcini e alle famiglie contadine fino ad arrivare alla tecnologia che oggi sta dietro alla produzione.
Da non perdere
Gli oggetti legati alla lavorazione dei salami sono ricchi di fascino, ma anche lo spazio che il museo dedica ai documenti è molto interessante, essendo testimone del rapporto privilegiato instaurato nel tempo tra il prodotto unico che conosciamo e il suo territorio d’origine.
Un po' di storia
Per Felino, l’assoluta simbiosi con il maiale e la sua storia risale all’età del bronzo, come documentano i frammenti ossei rinvenuti tra i reperti del villaggio terramaricolo di Monte Leoni, situato sulle colline che sovrastano il paese. Il primo documento relativo al salame rintracciato a Parma risale al 1436, quando Niccolò Piccinino, al soldo del Duca di Milano, ordinò che gli si procurassero “porchos viginti a carnibus pro sallamine”, ovvero venti maiali per far salami.
Curiosità
La visita al Museo inizia con le testimonianze storiche del rapporto tra Felino ed il suo prodotto-simbolo. Vanta una sezione dedicata alla gastronomia e collocata negli affascinanti ambienti delle antiche cucine del castello, che presenta l’impiego gastronomico del salame a Parma, con un singolare esempio di integrazione tra produzione e consumo in un’azienda agricola del XVII secolo.
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