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Museo del Salame di Felino

Nell'atmosfera raccolta delle cantine di un castello, un piccolo museo ci svela il racconto di un principe e della sua lunga storia, dalle sue origini umili alle sue vittorie

Dov'è

Emilia-Romagna

Str. al Castello, 1, 43035 Felino PR, Italia (280m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Tra i dolci pendii delle colline di Felino svetta un imponente castello. Le sue mura millenarie e le possenti torri angolari parlano di antiche battaglie e lotte feudali, ma il suo interno, elegantemente ristrutturato, è un luogo di delizia, e non solo per la bellezza e i clima sereno degli ambienti. Nelle suggestive cantine, infatti, si trova il museo dedicato al vero signore del castello: il salame di Felino.

Perché è speciale

Il museo rappresenta un’occasione per far conoscere e apprezzare non solamente l’essenza del principe dei salami, ma il territorio e la comunità di cui è espressione, a partire dalla qualità delle materie prime, fino alla sapienza delle mani che continuano a lavorarlo. Norcini di ieri, ma anche produzione casalinga dell’insaccato, con l’esposizione di tantissimi oggetti appartenuti ai norcini e alle famiglie contadine fino ad arrivare alla tecnologia che oggi sta dietro alla produzione.

Da non perdere

Gli oggetti legati alla lavorazione dei salami sono ricchi di fascino, ma anche lo spazio che il museo dedica ai documenti è molto interessante, essendo testimone del rapporto privilegiato instaurato nel tempo tra il prodotto unico che conosciamo e il suo territorio d’origine.

Un po' di storia

Per Felino, l’assoluta simbiosi con il maiale e la sua storia risale all’età del bronzo, come documentano i frammenti ossei rinvenuti tra i reperti del villaggio terramaricolo di Monte Leoni, situato sulle colline che sovrastano il paese. Il primo documento relativo al salame rintracciato a Parma risale al 1436, quando Niccolò Piccinino, al soldo del Duca di Milano, ordinò che gli si procurassero “porchos viginti a carnibus pro sallamine”, ovvero venti maiali per far salami.

Curiosità

La visita al Museo inizia con le testimonianze storiche del rapporto tra Felino ed il suo prodotto-simbolo. Vanta una sezione dedicata alla gastronomia e collocata negli affascinanti ambienti delle antiche cucine del castello, che presenta l’impiego gastronomico del salame a Parma, con un singolare esempio di integrazione tra produzione e consumo in un’azienda agricola del XVII secolo.

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Morbido, dolce e profumato, la lunga storia del principe dei salami vede una delle sue tappe più recenti nel 2013, quando finalmente in Salame di Felino viene insignito del riconoscimento IGP. La strada fatta per arrivare fin qui è tutta da scoprire.

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