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Musei Civici di Piandimeleto
È un viaggio attraverso le epoche, quello che si affronta tra le sale del Castello dei Conti Oliva, alla ricerca dell'anima del Montefeltro
Dov'è
Cos'è e dov'è
I Musei Civici di Piandimeleto sono stati installati in un luogo d’eccezione: il Castello dei Conti Oliva. Quello che per secoli è stato un centro difensivo prima e dimora nobiliare poi, oggi riprende queste due anime e le coniuga, facendosi baluardo e degna residenza della storia millenaria del territorio del Montefeltro. Qui infatti, si custodiscono raccolte di vario tipo: dal Museo di Scienze della Terra al Museo dell’Araldica, passando per il Museo del Lavoro contadino e concludendo con l’Erbario delle Marche.
Perché è speciale
La concentrazione in un solo edificio di raccolte tanto diverse, permette al visitatore di esplorare a 360 gradi i territori, gli usi e i costumi che hanno forgiato la cultura marchigiana. Nel Museo dell’Araldica si esplorerà l'atmosfera delle casate nobiliari, delle gesta delle famiglie aristocratiche e delle loro contese. In quello del Lavoro contadino si passa all’altro estremo della società di un tempo: il popolo, in particolare quello agreste. Il Museo delle Scienze e l’Erbario ci parlano invece di tutto quello che è il contesto: il terreno, la sua evoluzione e la sua espressione ed interazione con l’uomo attraverso piante ed erbe.
Da non perdere
Anche il presente trova il suo spazio nel castello: all’ingresso, troverete ad accogliervi «Il cavallo di Orlando» una scultura in ferro del Maestro pesarese Terenzio Pedini. Unendosi al popolo che viveva paziente di un lavoro duro, Pedini non fonde i metalli con cui crea le sue opere, preferisce lavorarle a caldo col maglio, e poi a freddo tramite coniatura. Le singole parti vengono poi assemblate tramite saldatura elettrica. Il cavallo fa parte di una donazione di opere da parte dell'Artista al paese che vengono esposte in una Mostra Permanente che va ad arricchire ulteriormente il patrimonio culturale del borgo.
Un po' di storia
Un personaggio essenziale ai Musei Civici di Piandimeleto è il professor Renzo Pieruccini. Professore e studioso prolifico di geologia e scienze ambientali, è lui che con un lascito comprendente circa 4.000 campioni fra rocce, minerali e fossili ha permesso di istituire il Museo di Scienze della Terra. Occorre inoltre citare tutti i cittadini che hanno donato gli oggetti di famiglia legati al lavoro e alla vita contadina, affinché potessero essere conservati al Museo del Lavoro Contadino di Piandimeleto consegnandoli in tal modo anche alla memoria collettiva.
Curiosità
Non lasciatevi ingannare dalle mura antiche del castello, men che meno dagli argomenti trattati. Il passato che è così forte in questo luogo non resta chiuso in sé stesso, ma si apre al mondo moderno. Non ci credete? Sappiate allora che il Museo del Lavoro contadino viene animato dal progetto «Il museo di tutti e per tutti». Sette videoguide presentano le sue collezioni in LIS, con sottotitoli in inglese e con musica, per rispondere alle esigenze di quante più persone possibile. Per i più tecnologici, inoltre, ci sono tre pannelli leggibili tramite smartphone e tre files solo audio.
Per organizzare il viaggio
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