Dov'è
Cos'è e dov'è
Visitare l’Oasi WWF di Pian S. Angelo, è come immergersi nel passato di questi territori: al suo interno è conservato intatto l'antico paesaggio dell'agro falisco, dove si alternano campi coltivati a cereali, punteggiati da grandi e maestose querce secolari, e uliveti delimitati da siepi e fasce boscate. Percorrendo il sentiero, si entra in un'altra dimensione, ci si immerge nella natura selvaggia e incontaminata, si attraversano boschi di erica arborea, macchia mediterranea e si scende in suggestive forre lussureggianti di felci e liane.
Perché è speciale
Ma non ci sono solo le bellezze naturalistiche: la discesa nella forra ci fa apprezzare anche quelle storico-archeologiche dell'area, dove sono presenti resti di opere falische, etrusche e romane. Preziosi tesori archeologici spuntano lungo il percorso, ed è così che si scoprono il «Ponte del ponte» (III-II sec. a.c.), un acquedotto in opera quadrata di tufo, probabilmente collegato ad una rete di opere idrauliche a servizio dell'agro falisco, e la cosiddetta «Tomba del Capo», splendido esempio di architettura funeraria etrusca.
CuriositÃ
Il territorio compreso nell'Oasi è talmente ricco di tesori storici e naturali (sono numerosi gli alberi secolari qui raccolti) che il 29 febbraio del 2000 è stato dichiarato Monumento Naturale.
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