Dov'è
Cos'è e dov'è
Ti accorgi di essere arrivato al MAU quando ti guardi intorno e noti che il traffico è sparito e al suo posto c’è un piccolo borgo operaio di fine Ottocento, con un'aria da paese ben lontana dalla vita della grande città. E allora, ecco le case basse con ampi cortili interni, le vie strette, le tante botteghe artigianali e artistiche, e un fiorire di piccole attività commerciali e sociali. Ma il museo dov'è?
Perché è speciale
È tutto intorno a te! Cammini a naso in su ed ecco finestre e serrande che diventano quadri e giardini, grandi facciate dipinte che aprono improvvisi orizzonti su paesaggi montani o lunari, volti, nuvole, e scritte sui muri ("Guardare oltre", ci ricorda una di esse)... Il tutto con l'ironia, la forza espressiva, la provocazione, la poesia dell'arte contemporanea. Le opere sono 175 in totale, realizzate da ben 105 artisti, e quasi tutte collocate sulle pareti esterne di edifici privati.
Da non perdere
Le “Panchine d’Autore” in Piazza Moncenisio sono un progetto di Vito Navolio, artista e grafico. Ogni panchina è un omaggio ai protagonisti dell'arte del Novecento, Keith Haring, Pollock, Picasso, Miró... E la piazza diventa una festa di colori e un viaggio nell'arte alla portata di tutti.
Un po' di storia
Il nucleo originario del MAU è sito nel Borgo Vecchio Campidoglio, un quartiere operaio di fine ’800. Questo spazio urbano, miracolosamente salvato dagli sventramenti operati dal Piano Regolatore del 1959, ha mantenuto pressoché intatta la sua struttura. Dal 1991 inizia un lavoro di rivalutazione delle peculiarità sociali, urbanistiche ed architettoniche del Borgo e nel 1995 si allarga la sfera di intervento all’arte, coinvolgendo i cittadini nelle scelte. A dare l'innesco sono alcuni residenti che mettono gioiosamente a disposizione le pareti esterne delle loro case per la realizzazione di opere d'arte condivise e permanenti.
Curiosità
Il MAU di Torino è il primo progetto in fase di concreta realizzazione in Italia che ha come scopo il dare vita ad un insediamento artistico permanente all’aperto, collocato all’interno di un grande centro metropolitano, con il valore aggiunto di essere un'iniziativa partita non dall’alto ma dalla base, complice il consenso ed il contributo fondamentale degli abitanti. La collezione del MAU ed il suo progetto di arte partecipata a partire dal 2014 ha superato i confini del Borgo Campidoglio, facendo apparire un'ottantina di altre opere in zone limitrofe!
Per organizzare il viaggio
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