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Madonna della Steccata a Parma, tra rinascimento e barocco
Una grande chiesa di forme tardo rinascimentali custodisce un capolavoro del Parmigianino
Dov'è
Cos’è e dov’è La basilica di Santa Maria della Steccata
Santa Maria della Steccata è una chiesa in centro a Parma di forme rinascimentali e decorazioni barocche, con pianta a croce greca. I bracci chiusi da quattro grandi absidi e tra di essi sorgono quattro cappelle. Secondo il Vasari il progetto della chiesa fu fatto su disegno ed ordine di Bramante: ricorda infatti il suo progetto per San Pietro a Roma. Nel complesso appare molto elegante, ed invita ad entrare.
Perché è speciale: giochi di luce da terra alla cupola
L’ interno colpisce per la luce che divide idealmente lo spazio in sezioni verticali. La luminosità infatti, è smorzata nelle campate intermedie, si fa più diffusa nell’abside, diventa abbagliante nella cupola e fa brillare l’oro che ricopre gli archi e le volte a botte.
Da non perdere: le vergini del Parmigianino
Il Parmigianino realizza qui in questa chiesa forse il suo lavoro più affascinante, nel sottarco di fronte all’abside: le vergini sagge e le vergini stolte. Le sue donne, meravigliosamente morbide, sinuose ed eleganti, avvolte in intricati drappeggi, più dee pagane che vergini cristiane, sono perfettamente inserite nella superficie curva dell’arco, mostrando la straordinaria capacità del pittore di trattare la prospettiva. Intorno, un trionfo d’oro, statue in monocromo e grottesche.
Curiosità: gli artisti al lavoro nella basilica e i grattacapi del Parmigianino
L’interno della chiesa è ricoperto di affreschi che avrebbero dovuto essere tutti del Parmigianino, e invece troviamo altri artisti: Michelangelo Anselmi (realizzò l’incoronazione della Vergine su disegno di Giulio Romano e l’adorazione dei Magi su schizzi del Parmigianino), e il padre dello stesso Parmigianino, a cui fu chiesto di imitare lo stile del figlio. Accadde che il Parmigianino, ossessivamente accurato in ogni dettaglio, si attardò nei lavori, e dopo sette anni di attesa, i committenti gli intimarono di restituire parte della somma pattuita per inadempienza e passando a vie legali lo fecero incarcerare per quasi due mesi.
Un po’ di storia: cosa vuol dire «della Steccata»?
Il nome della chiesa ha una curiosa origine: dove sorge attualmente esisteva una venerata immagine della Madonna del Latte che richiamava un gran numero di oranti tanto che l’area dovette essere protetta da una staccionata. Proprio per quello la Vergine iniziò ad essere invocata col nome di Madonna della steccata. Si decise quindi di erigere lì un grandioso santuario affidando l’incarico agli architetti Bernardino e Giovan Francesco Zaccagni. La chiesa fu costruita tra il 1521 e il 1539, la cupola venne realizzata invece tra il 1526 e il 1527 da Antonio da Sangallo Il Giovane, Parmigianino vi lavorò tra il 1530 e il 1539.
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