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Le storie di pietra, San Donnino a Fidenza
La cattedrale di San Donnino, capolavoro di Benedetto Antelami e meraviglia del romanico del Nord Italia
Dov'è
Cos’è e dov’è il Duomo di Fidenza
La chiesa di San Donnino sorge su una bella piazza acciottolata in centro città. Ha la facciata romanica, a capanna, rivestita nella parte inferiore di marmo e arenaria e affiancata da due torri; l’abside, che risente invece degli interventi gotici, è coronata da una slanciata loggia e da un decoro di archetti pensili intrecciati. L’interno è a tre navate con volte a crociera e altare rialzato. Sotto c’è la cripta, dove sono conservate le reliquie di San Donnino.
Perché è speciale: storie scolpite nella pietra
Lo splendore di questa chiesa è nella ricchissima decorazione scultorea esterna, realizzata dall’Antelami e collaboratori. Sulla torre sinistra vediamo Erode che ordina la strage degli innocenti e i Re magi a cavallo; su quella di destra i pericoli del pellegrinaggio (dalle bestie feroci alla seduzione), e i pellegrini, a cavallo e a piedi. Sul timpano del portale di sinistra c’è Carlo Magno in trono, testimone della fede ghibellina di Fidenza, e poi Papa Adriano II con il Vescovo della città e un malato guarito dalle reliquie di San Donnino. Sulla porta di destra, in alto c’è San Raimondo con cappuccio, bastone e gerla. Nell’arco si vedono animali racchiusi in cerchi di tralci, ai lati Ercole e il leone e un grifone che ghermisce un cervo.
Da non perdere: le sculture del portale centrale
Intorno al portale centrale, si raccoglie il meglio della decorazione: a sinistra l’adorazione dei Magi, sotto le storie di San Donnino. Nella nicchia una delle più belle statue del romanico, re Davide, opera di mano dell’Antelami. A destra, dall’alto, storie bibliche e un miracolo delle reliquie di San Donnino. Nella nicchia c'è il bellissimo profeta Ezechiele. Il portale centrale ha nell’arco Cristo tra profeti e apostoli e sotto un fregio che continua le storie di San Donnino. Curiosa è l’ultima scena che racconta la tradizione secondo cui San Donnino porta in mano la sua testa.
Chi era San Donnino
Secondo la tradizione Donnino era un soldato romano destituito e poi decapitato a causa della sua conversione al Cristianesimo. Dopo essere stato decapitato il Santo attraversa il fiume Stirone e si sdraia tra gli alberi: lì sorse poi la chiesa. Questa storia dovrebbe descrivere i resti conservati nella cripta della chiesa di Fidenza, tuttavia, un’analisi del corpo non ha rilevato alcuna traccia di lesioni al collo.
Curiosità: i mesi o le stagioni dell’abside
Da non perdere sono le lastre murate nell’abside, secondo alcuni vi sono rappresentati i mesi dell'anno sopravvissuti all’abbattimento di un portale laterale, secondo altri si tratta delle stagioni. Gustosa la rappresentazione di gennaio con il paiolo sul fuoco e le salsicce appese.
Un po’ di storia
La chiesa si è sviluppata nel corso dei secoli: dopo il terremoto del 1117 fu ricostruita in forme romaniche sulla precedente distrutta; verso la fine del secolo XII secolo Benedetto Antelami realizzò la copertura a volte e la nuova facciata che però, richiamato a Parma per la cattedrale, lasciò incompiuta; infine negli ultimi anni del XIII secolo venne ricostruita l’abside in forme gotiche e aggiunta all’interno la struttura a costoloni.
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