SHARRYLAND
Le risaie della Baraggia
È possibile visitare una savana in Italia? Sì, ci aspetta ai piedi delle Alpi Biellesi
Dov'è
Cos'è e dov'è
Immaginate di arrivare in un paesaggio rurale, tra le risaie. Con l'unica porzione di savana rimasta in Italia (è riserva protetta). Con tantissime strade bianche tra i campi e lungo i canali irrigui. Con le Alpi biellesi che si specchiano nelle risaie allagate. Con cascine e castelli. Con la possibilità di percorrere tutto questo a piedi e in bici, prima di una degustazione di risotto, l'unica DOP del riso esistente, magari con una divertente scuola di cucina. Questa è la Baraggia.
Perché è speciale
Non è un territorio turistico, ma sta a metà tra Milano, Torino e Genova, quindi è facilmente raggiungibile. Non è turistico ma agricolo, quindi è genuino. Non ha grandi hotel, ma stanze in agriturismi, b&b e cascine. A volte in castelli. A volte a due passi dai luoghi di nidificazione delle cicogne, amate dai birdwatcher e naturalisti di tutto il mondo.
Da non perdere
Da non perdere, l'allagamento delle risaie in primavera, il taglio del riso in autunno, la degustazione di risotto tutto l'anno. Possiamo poi non parlare della panissa? Riso di Baraggia DOP con fagioli di Saluggia, salame della duja sbriciolato e vino rosso. In ogni cascina, in ogni ristorante, in ogni casa, la ricetta è diversa. E' davvero il piatto della tradizione del territorio!
Un po' di storia
La Baraggia Vercellese e Biellese ha due centri fondamentali: il ricetto di Candelo (BI) e il Castello di Buronzo (VC). Il primo è un esempio perfettamente conservato di struttura fortificata medievale all'interno della quale si proteggevano foraggi, vini e beni e dove in emergenza si poteva ritirare anche la popolazione. Il secondo è uno straordinario esempio di castello consortile, composto dalle costruzioni fortificate di sette rami della stessa famiglia che hanno dato vita a una sorta di «condominio» dei secoli scorsi.
Curiosità
Nel borgo di Rovasenda ci sono due castelli «gemelli». Quello più antico, di origine medievale, oggi proprietà comunale. E quello più recente, costruito «per ripicca» nel XIX secolo da un erede della famiglia originaria, a pochi metri dall'antico (oggi proprietà privata).
Per organizzare il viaggio
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