Le Dolomiti di Brenta
Come spiriti innamorati delle vette, le guide alpine ci portano lì, dove le rocce sfiorano il cielo
Dov'è
Cos'è e dov'è
Le Dolomiti di Brenta si trovano nel Trentino occidentale. Per la loro posizione a ovest della valle dell'Adige, rimangono comprese dal punto di vista geografico ancora nelle Alpi Retiche, anche se le rocche che le compongono le differenziano decisamente dai massicci cristallini delle Alpi centrali, assimilandole di fatto alle montagne dolomitiche. Le stesse, prima di essere sollevate durante l'orogenesi delle Alpi, si erano formate in ambiente marino e sono per la gran parte Dolomia principale. Questo gruppo dolomitico rimase per molto tempo uno degli angoli meno conosciuti delle Alpi, oggi è molto frequentato, grazie anche alla presenza di numerosi e accoglienti Rifugi alpini.
Perché è speciale
Fra i gruppi montuosi a carattere dolomitico, le Dolomiti di Brenta appaiono particolarmente grandiose e severe. La loro architettura ardita e poderosa è fatta di cime e valli modellate nel tempo dall'opera degli agenti meteorologici, dallo scorrere delle acque e dai ghiacciai in esse presenti. Dominano il paesaggio con una tale, unica bellezza, e un così grande valore naturalistico ambientale, che le Dolomiti di Brenta siano state riconosciute dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità.
Da non perdere
Nelle Dolomiti di Brenta si sviluppano più di 90 sentieri, per circa 600 km. di lunghezza. I 18 sentieri attrezzati/ferrate, la cui lunghezza raggiunge i 100 km. danno origine alla Via delle Bocchette. Questa è certamente una delle più famose vie in alta quota su roccia delle Dolomiti. Un grandioso itinerario che, grazie ai lunghi tratti esposti sempre ben attrezzati, offre un contesto unico e dei panorami indimenticabili.
Un po' di storia
Nelle Dolomiti di Brenta, da sempre, i collegamenti tra il fondo valle e le Malghe, i Rifugi e i Bivacchi, erano garantiti solamente dai classici sentieri percorsi da pastori e cacciatori mentre ai soli alpinisti era permesso godere appieno della bellezza del cuore di questo gruppo dolomitico. Dal 1932, grazie all'intuizione di Giovanni Strobele e Arturo Castelli, si iniziò a lavorare per apprestare una serie di itinerari attrezzati che permettesse agli escursionisti di attraversare di bocchetta in bocchetta seguendo le cenge naturali e godendo di tutto il meraviglioso mondo delle Dolomiti di Brenta.
Curiosità
Il vocabolo «Brenta» è interessante. L’etimologia più convincente è fatta risalire a un’antichissima radice «brent». L’aspetto curioso sta nel significato, che è al tempo stesso, quello di «corno» e di «conca, tinozza, catino». Un controsenso, che ben si sposa con questo territorio, fatto di valli che ricordarono ai valligiani gli abbeveratoi per il bestiame ricavati da un tronco scavato, ma anche di campanili, torri, torrioni, pinnacoli, picchi, guglie in cui la roccia è modellata. Un'antitesi, armonizzata dalla bellezza delle Dolomiti di Brenta.
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