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La Strada del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene
Viaggio emozionale tra colline e vigneti che l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità
Dov'è
Cos'è e dov'è
La Strada del Prosecco è un tracciato di 90 chilometri, per non dire delle divagazioni, che collegano le due piccoli capitali del distretto vinicolo. Il punto di partenza è Conegliano: dal Castelvecchio con l’occhio si abbraccia tutta la Marca Trevigiana; poi nel Duomo si ammira una Madonna in trono di quel Cima da Conegliano che fu pittore tra i più noti del Rinascimento. Punto d'arrivo è Valdobbiadene, adagiata ai piedi del massiccio del Cesen, tra colline tappezzate di vigneti; nel suo territorio ricade San Pietro di Barbozza, centro della zona d’eccellenza del Superiore Cartizze.
Perché è speciale
Strada facendo, tutta una serie di luoghi da scoprire: Susegana, con il pittoresco castello di San Salvatore, e San Pietro di Feletto, con la sua pieve romanica. Poi da Refrontolo si devia per il Molinetto della Croda, alle cascate del Lierza, mentre a Pieve di Soligo si sosta per onorare la tradizione dello spiedo. Tappe successive: Solighetto, con la settecentesca villa Brandolini d’Adda, e Farra di Soligo, al centro di una zona di straordinaria vocazione vinicola. Allungando infine verso Follina, borgo cresciuto all’ombra di una scenografica abbazia cistercense.
Da non perdere
Il calendario di questa strada del vino non concede tregua. Si inizia con "La primavera del Prosecco" che interessa tante località del distretto, ciascuna con una sua manifestazione, in una stagione di brindisi che va da febbraio a giugno. Poi nel cuore dell'estate arriva il momento di "Calici di Stelle": in cantina e nelle piazze per ammirare lo spettacolo delle stelle cadenti della notte di San Lorenzo. Infine "Cantine Aperte" (a fine maggio, per la vendemmia, per San Martino) che porta a diretto contatto con i vignaioli che aderiscono al Movimento Turismo del Vino.
Un po' di storia
“La cantina di San Marco”, così era conosciuta la città di Conegliano sotto la Repubblica di Venezia. Ed ecco le tappe significative nella sua più recente storia: nel 1877, l’istituzione della Scuola di viticoltura e di enologia che la consacrò come uno dei centri italiani con più specifica vocazione per gli spumanti; nel 1966, l'inaugurazione della Strada del Vino Bianco, per molti anni unica nel suo genere; nel 2018, infine, il riconoscimento delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene come Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Curiosità
Nelle terre del "Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene Docg" non si produce solo Prosecco! Sotto il marchio "Colline di Conegliano Docg" ricadono infatti diversi altri vini, bianchi e rossi, tra i quali hanno denominazione specifica due celebri vini passiti: il bianco Torchiato di Fregona, da uve Glera, Verdiso e Boschera, e il rosso Refrontolo, da uve Marzemino.
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