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La storia del teatro a Canzo
Una passione nata dai villeggianti milanesi e coltivata nel tempo
Dov'è
Approfondimento: come nasce il Teatro Sociale a Canzo?
Il Teatro Sociale di Canzo nacque sotto la spinta delle famiglie benestanti di Milano che venivano qui in villeggiatura e volevano godere degli intrattenimenti che tanto amavano.
Le prime note del palcoscenico risuonarono il 18 ottobre 1829, quando la compagnia dei Filodrammatici di Milano mise in scena «Il falso galantuomo». Il pubblico affollato fu rapito dalla magia del teatro, immerso nell'atmosfera elegante dell'edificio. Il Teatro Sociale di Canzo, fondato solo pochi anni dopo i rinomati Teatri Sociali di Como e i Filodrammatici di Lecco, testimoniava la vivace tradizione teatrale che caratterizzava la regione lariana all'epoca.
Il contesto storico
L'epoca della villeggiatura rappresentava un momento d'oro per il teatro, un'opportunità per le famiglie benestanti di sfuggire al caldo opprimente delle città e godersi l'estate tra le montagne. Il teatro era l'intrattenimento di prim'ordine, un luogo dove i drammi e le commedie prendevano vita, trasportando il pubblico in mondi lontani.
Un'indagine condotta nel 1870 rivelò che in Italia esistevano ben 957 teatri in 711 comuni diversi, dimostrando l'importanza del teatro nella vita e nella società dell'epoca. La regione lariana vantava ben 25 di questi teatri, con il Teatro Sociale di Canzo come uno dei protagonisti.
Il declino del Teatro Sociale
Nel corso degli anni, il Teatro Sociale di Canzo cambiò più volte vocazione, diventando una scuola di disegno e una scuola serale, oltre a ospitare riunioni della società operaia. Nel 1939, durante un periodo di cambiamenti politici, il Teatro Sociale passò sotto il controllo della sezione locale del Fascio. Ma la Seconda Guerra Mondiale portò con sé un'ombra di incertezza. Tra il 1940 e il 1945, il teatro fu aperto solo sporadicamente per alcuni spettacoli, mentre il cinema iniziava a farsi strada nella regione.
Il Teatro Sociale fu trasformato in un cine-teatro, offrendo proiezioni cinematografiche che affascinavano il pubblico. Nel 1943, tuttavia, l’edificio venne temporaneamente occupato dagli sfollati di Milano in cerca di rifugio nelle montagne circostanti. La successiva crisi dell'industria cinematografica segnò la fine di un'epoca, con la chiusura definitiva del Teatro Sociale.
I restauri e il ritorno alle scene
Tuttavia, la passione per il teatro e la cultura non si spense. Nel 1985, l'Amministrazione Comunale realizzò un progetto di restauro e modernizzazione del Teatro Sociale. Nel 1991, finalmente, la luce tornò a risplendere in sala. Il pubblico, con gli occhi pieni di aspettative, tornò a varcare le porte del teatro, affacciandosi su una scena che aveva conosciuto i fasti di un passato glorioso.
Le regolari stagioni di spettacoli teatrali e concerti che seguirono rianimarono il Teatro Sociale, riportando la magia nei cuori e nelle menti della comunità di Canzo. E mentre gli adulti si godevano le performance, i più giovani potevano esplorare il curioso strumento di creazione del suono del temporale, realizzato con massi e legno, all'ingresso del teatro.
Il Teatro Sociale di Canzo, testimone di una storia ricca e appassionante, è tornato a essere un faro di cultura e intrattenimento, un luogo dove le emozioni e le storie continuavano a danzare sul palcoscenico, catturando l'immaginazione di chiunque varcasse le sue porte.