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Meraviglia
Meraviglia  }  Luogo di culto

La rocca di Monrupino (Repentabor)

Dove la Madonna posò il suo piedino

Dov'è

Friuli-Venezia Giulia

Rocca di Monrupino, Monrupino, UTI Giuliana, Friuli Venezia Giulia, 34016, Italia (385m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Poco lontano dal confine sloveno e a pochi chilometri da Trieste, in un punto strategico per il controllo delle antiche vie del commercio, sorge su un rilievo carsico la Rocca di Monrupino, Repentabor in sloveno, oggi un minuscolo borgo di poco più di 800 anime. La piccola fortezza custodisce un santuario dedicato alla Madonna (in passato meta di numerosi pellegrinaggi), la casa parrocchiale e il palazzo della comunanza. Tutti gli edifici si affacciano su un ampio cortile, i cui grandi alberi d'estate offrono riparo dal sole.

Perché è speciale

Salendo una ripida strada serpentinata, il visitatore si trova di fronte a una possente cinta muraria, in alcuni punti alta anche 8 metri, interrotta da una porta fortificata sul lato occidentale. Addossata alla cinta muraria, l'antica canonica rappresenta la tipica costruzione carsica scavata nella pietra viva e poi ricoperta con lastroni. La piccola chiesa, ornata da un altare barocco e dipinti settecenteschi, invita alla preghiera. Il suo campanile, eretto all'inizio del 1800, è visibile da tutto il Carso. Si prova un'emozione particolare quando ci si affaccia lungo la cinta settentrionale: il panorama sconfinato sul verde circostante, unito all'aura di spiritualità del luogo, regalano pace e serenità.

Da non perdere

Negli anni dispari, a fine agosto, tutti si ritrovano alla Rocca per celebrare le 'nozze carsiche' secondo l'antico rituale sloveno. I festeggiamenti durano un'intera settimana, tra serenate degli sposi, trasporto della dote e corteo in abiti tradizionali carsici da Repen a Monrupino.

Un po' di storia

Sono stati rinvenuti resti risalenti alla prima metà del primo millennio a.C., ma la fortezza vera e propria fu costruita nel 911 a difesa delle frequenti incursioni magiare. La chiesa invece appare per la prima volta in documenti vescovili del 1316 con il nome di Sancta Maria in Reypen. Con le incursioni turche del XV secolo, per proteggere gli abitanti si costruì intorno alla chiesa una cinta muraria, detta in lingua slava tabor. .

Curiosità

Una leggenda carsica narra che un tempo il diavolo, che si aggirava indisturbato in queste zone, ostacolasse la costruzione della chiesa. Gli abitanti del luogo chiesero allora aiuto alla Madonna, e lei, in una notte tempestosa sconfisse il maligno. Di questa lotta rimane una traccia: su un masso, proprio di fronte alla chiesa, si trova l'impronta del piede della Vergine che qui si mise a riposare. Si dice che questa pietra dia fecondità alle donne.

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Erica Negro

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