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La reggia di Colorno, piccola Versailles italiana

In visita alla meravigliosa dimora sul torrente Parma e al suo meraviglioso giardino all'italiana

Dov'è

Emilia-Romagna

Piazza Giuseppe Garibaldi, 26, 43052 Parma PR, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è la Reggia di Colorno

Elegante dimora signorile sul torrente Parma, al centro del paese, circondata da un bellissimo giardino all’italiana, fu la residenza estiva di Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone Bonaparte. È il Palazzo ducale di Parma, una grande reggia di 400 stanze, solo in parte visibili, che si sviluppa intorno ad un cortile interno. Ha due facciate, una sulla piazza principale del borgo e una sui giardini.

Perché è speciale: interni meravigliosi

Dal cortile uno scalone d’onore conduce al piano nobile, dove la Sala Grande, un tripudio di candidi stucchi, separa gli appartamenti del Duca da quelli della Duchessa. Impossibile dar conto di tutte le sale, molte delle quali hanno soffitti affrescati o ricamati di stucchi rococò. Deliziosi sono i camini, o meglio le stube di porcellana decorata in oro, che ornano alcune stanze, così come delizioso è anche il salottino cinese, e affascinante l’osservatorio astronomico del Duca Ferdinando.

Accanto alla Reggia di Parma: l'Oratorio di San Liborio

Collegato alla reggia c’è l’Oratorio di San Liborio, la chiesa ducale, settecentesca, con belle statue di marmo candido, splendida cupola affrescata da Domenico Muzzi e una curiosa Ascensione della Vergine in cartapesta.

Da non perdere: il giardino

Il vero gioiello della reggia, assolutamente da non perdere, è il giardino, in parte all’italiana, con le siepi potate a disegni geometrici, i giochi d’acqua, i pergolati ai lati, e in parte all’inglese, con un laghetto al centro. Per accedervi non occorre pagare il biglietto.

Un po' di storia

La Reggia nasce come rocca militare nella seconda metà del ‘300, fu trasformata in raffinata dimora signorile dai conti Sanseverino nel ‘500. Nel ‘600 passò nelle mani dei Farnese che, con la supervisione dell’architetto Ferdinando Galli Bibbiena, le diedero l’aspetto attuale. Fu quindi dei Borbone che affidarono all’architetto francese Petitot una ulteriore ristrutturazione, che fece guadagnare alla reggia l’appellativo di Versailles italiana. Con il congresso di Vienna nel 1815 la reggia venne assegnata a Maria Luigia d’Austria moglie del deposto Napoleone Bonaparte che la abbellì ulteriormente, ne ripristinò i giardini e ne fece la sua residenza preferita.

Curiosità: Maria Luigia d'Austria, moglie di Napoleone Bonaparte

Interessante è la figura di donna Maria Luigia, figlia dell’imperatore d’Austria, amatissima Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla; costretta controvoglia a sposare Napoleone per ragioni politiche, da lui ebbe un figlio morto giovane. Nonostante Napoleone l’amasse molto, dopo la ritirata di Russia di lui non ne volle più sapere, rifiutò di seguirlo all’Elba e non rispose mai alle sue lettere da Sant’Elena. Si prese come amante il Conte Neipperg con cui ebbe due figli illegittimi e che sposò solo alla morte del marito. Ebbe anche un terzo marito, il francese de Bombelles, oltre che numerosi amanti.

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Consigliato da
Patrizia Iome

Un bel palazzo in cui rivivere un pezzo di storia italiana, un giardino dove perdersi nel silenzio e nella pace, una piazza dalle deliziose case color pastello.

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