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Meraviglia  }  Architettura

La Palazzina di Caccia di Stupinigi

Tra arte e natura, mondanità e campagna, uno straordinario gioiello del Barocco Piemontese

Dov'è

Piemonte

Piazza Principe Amedeo, 7, 10042 Nichelino TO, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Un lungo viale maestoso, fiancheggiato da cascine e scuderie... Un edificio bianco e sontuoso si staglia in fondo, curiosamente incoronato dalla statua di un cervo. Siete pronti? Stiamo per entrare nella più fastosa delle residenze reali dei Savoia: la Palazzina di Caccia di Stupinigi. La città di Torino dista appena 10 km da qui e non è un caso che questo gioiello si trovi in perfetta direttrice con il Palazzo Reale, in piazza Castello.

Perché è speciale

La Palazzina di Stupinigi incanta per la sua struttura scenografica: il viale conduce all’elegante corpo centrale sormontato da una cupola; esso racchiude lo sfavillante Salone ovale delle Feste ed è il fulcro da cui si dipartono quattro bracci minori disposti a croce di Sant’Andrea. Due di essi si prolungano verso di noi a formare un perimetro ottagonale che cinge in un abbraccio l’ampio cortile. L'architetto Filippo Juvarra pensò di usare anche la luce e l'ombra a fini scenografici: giocando sul loro variare nell’arco della giornata, volle dare un senso di movimento a tutto il complesso. Alle spalle della Palazzina si aprono il Parco e i sentieri di caccia.

Da non perdere

Quando si entra nel Salone delle Feste, si è impreparati a tanta bellezza: è un inno al Rococò italiano. Tutto intorno, grandi vetrate, specchi, stucchi, dorature ed affreschi culminano nelle scene risplendenti di luce e colori della volta, raffiguranti il Trionfo di Diana. Juvarra studiò personalmente la decorazione del Salone, con un sapiente uso di luci e specchi. E la meraviglia continua anche negli appartamenti reali, che ci restituiscono i fasti dell’epoca attraverso arredi originali, dipinti, stucchi e capolavori di ebanisteria.

Un po' di storia

Una residenza dedicata all’attività venatoria della corte. Fu questo l’incarico che nel 1729 Vittorio Amedeo II di Savoia diede al suo «primo architetto civile», il messinese Filippo Juvarra. In seguito, furono realizzati ulteriori interventi di ampliamento e completamento, che portarono il complesso a diventare la sontuosa e raffinata dimora prediletta dai Savoia per feste e matrimoni, nonché la residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’800.

Curiosità

La Palazzina di Caccia, patrimonio UNESCO dal 1997, fa parte di un insieme di residenze reali poste ad anello intorno alla città di Torino, note come la «Corona di Delizie». Oltre a Stupinigi, fanno parte della Corona il Castello del Valentino, Villa della Regina, il Castello di Moncalieri, il Castello di Rivoli, il Castello di Venaria Reale, il Castello di Agliè, il Borgo Castello de La Mandria, il Castello di Racconigi, il Castello e l’Agenzia di Pollenzo, il Castello di Govone.

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