SHARRYLAND
La «Madonna Grassa», nel portico di San Luca
Un'imponente statua sacra nell'immaginario collettivo della città di Bologna
Dov'è
Cos'è e dov'è
Il portico di San Luca, che conduce al santuario della Madonna di San Luca, è uno di quei percorsi che qualsiasi bolognese, naturale o naturalizzato, almeno una volta avrà calcato, magari dopo un inaspettato successo nella vita... Non è infrequente propiziare la buona riuscita di un'impresa apparentemente ardua con un «non succede, ma se succede vado a San Luca a piedi». A proteggere il percorso sulla via verso il santuario c'è la singolare statua della "Madonna Grassa". Dall'alto della sua nicchia la Vergine contempla il transito del pellegrino, mentre sorregge amorevolmente il figliolo. Sul piedistallo campeggia un'iscrizione, Tu nos ab hoste protege («proteggici dal nemico»), l'invocazione a guidare i nostri passi verso la meta. Ma perché l'appellativo «grassa», tanto inusuale per una figura sacra?
Perché è speciale
La risposta è semplice: la «Madonna Grassa» è una statua imponente, che giganteggia imperiosa e composta sul portico, con il vaporoso panneggio che scende verso il pellegrino, così come la mano, protesa quasi in segno di accoglienza. È impossibile non percepire il dolce sguardo della Vergine al proprio passaggio. L'appellativo non contiene sfumature negative: l'esuberanza della tradizione religiosa e cultuale bolognese ha contribuito a creare l'immagine di una figura protettiva e amorevole. Una madre, insomma, come traspare dalla naturalezza con cui porta sulle ginocchia il piccolo Gesù bambino. E se San Luca, per un bolognese, è sinonimo di casa, la «Madonna Grassa» è lì a controllare che la strada verso «casa» sia sicura.
Un po' di storia
Opera del primo Settecento, probabilmente 1706, dell'architetto e scultore Andrea Ferri. La committenza è della famiglia Monti Bendini, di spicco nello sviluppo dell'intero portico di San Luca.
Curiosità
Il nome con cui la statua è riconosciuta ha subito vari mutamenti nel corso del tempo. Il gruppo scultoreo ha come nome proprio «Maria Vergine sedente con bambino», passato immediatamente nella cultura popolare a «Madonna Grande». È più recente la denominazione «Madonna Grassa», almeno del XIX secolo.
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