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Meraviglia
Meraviglia  }  Opera d'arte

La danza macabra di Clusone

Sulle pareti dell'oratorio di Clusone, la morte regina invita gli uomini a danzare con lei

Dov'è

Lombardia

Via Pier Antonio Brasi, 14, 24023 Clusone BG, Italia (0m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos’è e dov’è la danza macabra di Clusone

Tre scheletri si alzano da un sepolcro. Uno di essi è la morte, incoronata regina; sotto gli uomini, ognuno sottobraccio al suo scheletro, tutti uguali di fronte a lei. È questo l’affresco che campeggia sulla parete esterna dell’Oratorio dei Disciplini di Clusone. Invita al pentimento perché la morte non guarda in faccia a nessuno. Non al doge, non al vescovo, non al cavaliere, raffigurati ai piedi della morte che cercano di corromperla offrendo ricchezze; c’è anche un re che consulta un ebreo sperando di scoprire come schivarla. Dentro il sepolcro si intravedono papa e imperatore, anche loro sconfitti.

Perché è speciale: l’opera continua all’interno dell’oratorio

È opera di un pittore di Clusone, Giacomo Borlone de Buschis, della seconda metà del Quattrocento. Molti turisti si accontentano di vedere l’affresco esterno, perché all’interno si accede dal Museo, ed è un vero peccato perché l’interno di questo piccolo oratorio riserva una bella sorpresa: è affrescato interamente dallo stesso pittore con scene vivacissime, dai contorni incisi e dai colori brillanti. Sono storie della vita di Gesù, dall’Annunciazione alla Passione e culminano nel bellissimo affresco della Crocifissione, con una folla di personaggi delineati con grande efficacia, dalle pie donne ai soldati che si giocano ai dadi le vesti di Gesù.

Da non perdere: le statue dell’oratorio

Prima di uscire non va tralasciato lo scenografico Compianto del Cristo morto, opera della bottega dei Fantoni, celebri intagliatori di Rovetta: un gruppo di sette statue a grandezza d’uomo, di legno dipinto, davvero espressive.

Un po’ di storia

L’oratorio risale al ‘300 ma fu rimaneggiato nel secolo successivo, gli affreschi sono datati 1485. Il compianto invece è della prima metà del ‘700.

Curiosità: perché il tema del trionfo della morte era tanto popolare?

Il Trionfo della morte è un tema iconografico dell'arte europea che risale al Medioevo, un'epoca caratterizzata da pestilenze, guerre e instabilità politica. Rappresenta la morte che invita persone di varie classi sociali e status a danzare verso la Tomba, la Danza Macabra appunto. Il tema si fa più ossessivo in seguito all’epidemia di peste nera che si abbatte sull’intera Europa a partire dal 1346 e che riduce di un terzo o forse addirittura di metà la popolazione del continente. In quel contesto la riflessione sulla caducità della vita e l’ansia per morte ineluttabile dà vita ad innumerevoli rappresentazioni come quella di Clusone.

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Consigliato da
Patrizia Iome

Uno dei più bei cicli pittorici di carattere religioso della bergamasca, in un borgo ricco di tante altre testimonianze artistiche.

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